Tra domani e dopodomani, il Comitato Tecnico Scientifico darà la sua risposta definitiva in merito alla presenza del pubblico durante le riprese del Festival di Sanremo 2021. Cosa è stato anticipato finora?
Sanremo in zona rossa, niente pubblico e tamponi effettuati a tutti i partecipanti e il team organizzativo ogni settantadue ore. Saranno queste le misure definitive per l’edizione del Festival di Sanremo del 2021?
Inizialmente non erano state poche le perplessità affrontate dalla Rai. Fino ai giorni più recenti, le sorti del Festival della musica italiana erano veramente incerte: avevamo tutti ipotizzato che venisse spostato in un’altra sede, ad un’altra data o addirittura annullato.
Ma gli incontri avvenuti tra i tecnici e l’organizzazione della Rai con il Comitato Tecnico Scientifico, pare abbiano dato frutti positivi.
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Festival di Sanremo 2021: la decisione definitiva
Sembrerebbe che le criticità siano state superate e che sia stato detto “si” al Festival di Sanremo 2021, a patto che vengano rispettate moltissime restrizioni.
Prima di tutto, no al pubblico. Senza gli applausi di sottofondo, Amadeus verrà messo alla prova affinché l’Ariston non piombi in un silenzio tombale che scoraggi noi spettatori al di là degli schermi.
Per garantire il distanziamento sociale, sono stati ampliati gli spazi interni: un palco più grande ha occupato il posto delle prime 18 file di poltrone. Anche per evitare contatti sono state prese precauzioni: sono stati disegnati percorsi di entrata e uscita obbligatori per tutti.
Restrizioni per staff e cantanti
Dal 2 al 6 marzo, giornate di riprese, i cantanti dovranno presentarsi con un tampone negativo e comunque verranno sottoposti a tamponi ogni 72 ore, mentre microfoni ed aste verrano costantemente sanificati.
Gli stessi controlli valgono per la stampa, anche se sarà presente in misura ridotta: 80 giornalisti su 1300 che normalmente assistevano allo spettacolo.
Restrizioni anche intorno all’Ariston: in accordo con la Prefettura, la zona sarà rossa e inaccessibile a tutti i non autorizzati.
Non ci sono limitazioni per l’entourage di ogni singolo artista, big o giovane: manager, driver, videomaker, social media manager, stylist e truccatori. Starà a loro essere responsabili e sottoporsi ai continui controlli per assicurare un Festival nella più totale tranquillità.
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Insomma, ci troviamo davanti ad un Festival blindato, ma quantomeno la Rai non ha deciso di toglierci questa tradizione. E, per parlare di ciò che è tradizionale, in queste 5 serate non mancherà la solita scalinata centrale da cui si scende sul palco e scenografie spettacolari. Queste ultime saranno disegnate da Gaetano Castelli e sua figlia Chiara e riprodurranno poligoni concentrici che incorniciano il teatro dandoci l’idea di una futuristica navicella spaziale.