Scopri l’errore più grave che puoi commettere con le patate. Se conservate in questo modo rischiano infatti di diventare estremamente pericolose.
Le mangiamo cotte al forno, lesse, fritte, al cartoccio ma anche sotto forma di gnocchi o purè: le patate sono un elemento imprescindibile della cucina italiana e per questo risulta particolarmente importante saperle trattare come si deve.
Anche le patate infatti per rendere al meglio ma, soprattuto, per rimanere un prodotto sano e sicuro necessitano di alcune piccole attenzioni, delle regole da seguire per chiunque poi le voglia mangiare senza pensieri.
Sapevate ad esempio che le patate possono diventare tossiche? Eh già, oggi vi spieghiamo come schivare questo vero e proprio proiettile.
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Patate a rischio tossicità
Non tutti sanno che le patate possono diventare pericolose quando si conservano nella maniera sbagliata.
Il pericolo si ricollega a una cosa che le nonne ci ripetevano sempre: “mai mangiare le patate in cui si siano formate i germogli“. In questo caso infatti le patate avranno sviluppato troppa solanina, sostanza tossica che si trova in maggiore concentrazione quando le patate germogliano.
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Il pericolo tossicità però non finisce qui. Vi è infatti una seconda minaccia che sopraggiunge una volta cotte le patate.
Secondo alcuni studi conservare questo tubero una volta cucinato a temperatura ambiente può creare le condizioni per lo sviluppo del botulino.
Il temutissimo batterio può portate a problematiche a livello neurologico o addirittura risultare fatale nei casi più gravi.
Il botulismo tende a svilupparsi a quanto pare maggiormente in assenza di ossigeno e, soprattutto, non viene distrutto con la cottura del cibo: non illudetevi dunque che risolverete il problema botulismo con un passaggio nel microonde o con un riscaldamento al forno o in padella.
L’unica vera soluzione sarebbe, a quanto pare, conservare le patate una volta cotte nel frigo e, soprattutto, consumarle poi il prima possibile. Ne va della nostra salute e di quella dei nostri cari, dunque decisamente meglio non correre alcun genere di rischio.