Tutto saldato: Clara Ceccarelli, con un padre anziano ed un figlio a carico, aveva provveduto ad organizzare in anticipo il suo funerale.
Clara Ceccarelli, la donna uccisa a Genova all’interno del negozio di scarpe che gestiva, si era già pagata il funerale da sola. E questo per non gravare sulle spalle dell’anziano padre e del figlio di 30 anni. Ad ammazzarla è stata il 59enne Renato Scapusi, ex compagno con il quale la relazione si era interrotta quasi un anno fa, nel corso della primavera 2020. L’uomo, di 10 anni più giovane rispetto a Clara Ceccarelli, da allora aveva cominciato a sottoporre lei a pesanti episodi di stalking.
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Fino ad arrivare al terribile episodio avvenuto nella giornata di venerdì 19 febbraio 2021, quando lui le ha inferto una trentina di coltellate dopo averla sorpresa all’interno del negozio deserto. Complice anche le norme restrittive anti pandemia che limitano la circolazione, in giro non c’era quasi nessuno. Questo ha consentito a Scapusi di potere agire indisturbato, anche se poi qualcuno ha tentato comunque di seguirlo, invano.
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L’assassino ha anche tentato di suicidarsi, sia prima che dopo l’omicidio. In quest’ultima circostanza l’uomo ha cercato di lanciarsi nel vuoto, fermandosi dopo che le forze dell’ordine lo hanno intercettato. Si è scoperto che era stato sottoposto ad un trattamento psichiatrico e lavorava ogni tanto per la sua ex amante. Inoltre era dipendente dal gioco, arrivando sul punto di perdere ingenti somme di denaro. Sul conto della povera Clara è emerso anche che, sempre nel mese di febbraio, lei aveva provveduto a saldare in anticipo le spese del suo funerale.
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Nella giornata di lunedì 22 febbraio 2021 avrà luogo un esame autoptico sul corpo della donna, per stabilire quale delle 30 coltellate ricevute è risultata fatale. Parenti ed amici di Clara confermano che Scapusi aveva più volte rubato in casa alla donna pur di assecondare la ludopatia che lo affliggeva. Sono tante le manifestazioni che omaggiano ora la memoria di questa ennesima vittima di femminicidio.