Scritto da Sandro Petraglia e diretto da Luca Ribuoli, l’adattamento italiano della serie cult This Is Us è già iniziato. Si chiama Noi e partirà negli anni ’70 per raccontare la storia di una famiglia e i cambiamenti del paese
Prodotto da Cattleya in collaborazione con Rai Fiction, diretto da Luca Ribuoli e scritto dall’head writer Sandro Petraglia: Noi è l’adattamento italiano di This is us. La serie cult americana, che vedrà la quinta stagione su Fox a partire da metà aprile, racconta l’appassionante storia dei fratelli Pearson. Un dramma familiare narrato su tre archi temporali, interpretato da un cast corale. Le riprese della versione italiana, che si snoderanno tra Roma, Milano, Torino e Napoli, sono già iniziate e gli appassionati del genere si aspettano lo stesso successo di critica e pubblico della versione originale d’oltreoceano. Nel cast Lino Guanciale e Aurora Ruffino, ma anche Angela Ciaburri, Leonardo Lidi e Flavio Furno.
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«È una storia universale, estremamente potente nell’intreccio: attraverso il microcosmo di una famiglia si racconta l’evoluzione di un paese, nel gioco tra presente e passato». Con queste parole Riccardo Tozzi di Cattleya illustra il cuore dell’adattamento italiano Noi. 12 episodi da 50 minuti ciascuno, in onda su Rai1 in sei prime serate nella seconda metà del 2022. Lino Guanciale e Aurora Ruffino sono rispettivamente Pietro e Rebecca, una coppia chiamata alla difficile sfida della crescita di tre figli. Se, però, in This is us la storia di Rebecca e Jack comincia nel 1980, in Noi si parte dal 1970. Un’Italia, quella degli anni 70, che per Tozzi «ha molto da raccontare».
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Quattro generazioni si alterneranno sullo schermo e, partendo da quella che era la capitale industriale (Torino), la storia si sposterà a Milano, Roma e Napoli. Il delicato meccanismo dell’avvicendamento tra passato e presente dipana e ricuce la storia di ogni singolo personaggio. L’intento è proprio quello di illustrare come i più piccoli eventi delle vite umane – relazioni, affetti e morte compresa – siano in grado di influenzare il nostro e l’altrui destino. Senza dimenticare le trasformazioni di un intero paese.
