Zlatan Ibrahimovic tiene ancora alto il suo nome dalle parti oltroceano. Lo svedese è sotto accusa per mano dei cestisti americani
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Il bomber svedese, “gigante” di Malmoe, Zlatan Ibrahimovic sta facendo parlare tantissimo di se dopo il suo ritorno in Italia. Due anni prima del suo sbarco nel Belpaese, dove aveva già ottenuto una buona dopse di successi, vestendo le maglie di Inter, Milan e Juve, l’attaccante militava nei Los Angeles Galaxy.
L’esperienza americana ha rilanciato alla grande il personaggio di Zlatan nel mondo del calcio. Ed è per questo che il “9” del nord Europa è tornato ad essere decisivo, come lo era qualche anno prima. Nonostante ciò sembra che lo svedese, al suo secondo anno in maglia rossonera abbia rinnegato tutto ciò che ha contribuito ad aprirgli la strada verso una seconda giovinezza.
Ultimamente, il gigante di Malmoe ha rilasciato un’intervista alla Uefa che ha fatto non poco discutere e le cui dichiarazioni non sono passate inosservate alle orecchie di alcuni campioni dell’NBA del Basket
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Zlatan Ibrahimovic, la replica degli interlocutori del basket
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Il campione svedese, Zlatan Ibrahimovic lo conosciamo fin troppo bene. Nei panni del professionista, il giocatore non si discute affatto, ma le “bravate” fuori campo si materializzano ad intermittenza, tra una regalìa per i compagni di squadra e un’accusa di troppo, magari senza pesare le parole e verso chi potrebbe suscitare sensibilità.
Proprio in occasione di un’intervista alla Uefa, il campione svedese lancia un’accusa indiretta a coloro che si intromettono troppo, secondo lui, dei fatti che girano attorno alla politica. “Fai quello che sai fare, non è il caso di metterti a fare politica” – queste le parole del bomber del Milan.
Il riferimento è per tutti quei suoi colleghi che militano nel mondo dello sport e spettacolo, che magari preferiscono non tacere di fronte alle situazioni di ingiustizia. E le parole di Ibra sanno di ingiustizia, al cospetto di diritti fondamentali, molto spesso insabbiati e vittime di soprusi. Basta pensare al caso degli afroamericani, presi d’assalto dalla polizia statunitense e il cosiddetto movimento del “Black Lives Matters”.
Ecco dunque scendere in campo, al fianco del movimento politico, cestisti che hanno fatto la storia dell’NBA, come Baron Davies e LeBron James, che hanno inteso le parole di Ibra come offensive.
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L’intervista dell’attaccante rossonero ha suscitato rabbia e sensibilità al pensiero degli atleti di colore, che si sono spinti oltre con le parole e non le hanno affatto mandate a dire a Zlatan: “Tieni il c..o lontano da Los Angeles”; “Metti via il look da Zohan e restituiscilo a Sandler”, i virgolettati più chiacchierati e offensivi rivolti al grande Ibra