“Imperatrice” indiscussa della seconda serata di Sanremo 2021, Elodie ha affiancato Amadeus nella co-conduzione. Poi, con il medley dei suoi grandi successi musicali e il racconto di vita ha conquistato i cuori dell’Ariston
Eletta sui social “la vincitrice del Festival“, la cantante pop Elodie di Patrizi ha fatto breccia nei cuori all’Ariston con una voce melodiosa e un carisma fuori dall’ordinario. Elegantissima, fasciata in un abito rosso fuoco, glitterato e con spacco mozzafiato, capelli raccolti in uno alto chignon, l’emozione della bella artista è emersa immediatamente. «Sono felicissima, molto orgogliosa di essere qui» ha dichiarato subito dopo aver attraversato con falcata sicura la scala del teatro. La cantante romana classe ’90 lo scorso anno presentò sullo stesso palco il brano di successo Andromeda, ma questa volta l’omaggio al Festival è avvenuto con un medley dei suoi grandi successi musicali. Ad emozionare il pubblico italiano, inoltre, il poetico racconto di vita personale.
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Sul palco dell’Ariston la co-conduttrice Elodie di Patrizi, affiancata dal direttore artistico Amadeus, è stata protagonista di uno show mozzafiato. Scossa elettrica agli spettatori con i grandi successi della sua carriera, riproposti in chiave ancor più pop-rock del solito. Un puzzle variopinto dei successi di ieri e di oggi in chiave J.Lo e il successivo omaggio ad Amedeo Minghi con Trottolino Amoroso. Neanche il piccolo e inatteso fuori programma – la caduta di un orecchino prontamente raccolto da un assistente – ha potuto frenare l’energia straripante dell’artista romana.
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Quasi al termine della sua presenza sul palco, Elodie ha mostrato anche la tenerezza della propria anima. Racchiusa in un abito di rara bellezza, la giovane ha rievocato l’infanzia in una «borgata romana» ben lontana dallo scintillio dell’Ariston. Un luogo «dove ci sono persone arrabbiate e demoralizzate. Io ero una di quelle» ha dichiarato con fermezza. Un quartiere che toglie tanto ai giovani – dall’acqua calda ai soldi per pagare le bollette – ma soprattutto la voglia di seguire i propri sogni. «Non mi sentivo all’altezza – ha tuonato – e soprattutto non possedevo gli strumenti adeguati. Non ho finito il liceo, non ho preso il diploma o la patente. In certi contesti è difficile focalizzarsi su cosa vuoi essere da grande». La chiusa di Elodie al poetico monologo è stata ancor più incisiva: «La vita e la musica mi hanno insegnato che non è sempre necessario sentirsi all’altezza: l’importante è avere coraggio».