Strangola la figlia di due anni poi il gesto estremo: i carabinieri la trovano così

L’ultima, terribile tragedia si è svolta nell’hinterland Milanese. L’intervento tempestivo degli operatori del 118 e dei carabinieri ha svelato il folle gesto compiuto da una donna di 41 anni

Carabinieri Milano
Intervento dei carabinieri nell’hinterland milanese (Getty Images)

Il 2021 è iniziato da pochissimo ed è già contrassegnato dalla ferocia umana. Lo scorso 21 febbraio, in provincia di Treviso, un uomo ha ucciso il figlio di soli due anni perché ossessionato dalla sua malattia. Poi, per tentare di reagire all’estremo gesto, si è suicidato. «Vi porto via con me»: questo, invece, il tetro messaggio lasciato da un padre di Carmagnola, dopo aver ammazzato la moglie e il figlio di 5 anni. Una tragedia simile si è verificata sempre nel torinese, precisamente a Carignano, dove un uomo ha sparato a moglie e figli prima di uccidersi. L’ultima terribile tragedia, purtroppo, segue il fil rouge di queste atrocità. Ad essersi macchiata della colpa, una donna nel cuore di Milano.

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Tragedia a Cisliano: estremo gesto di una donna nel milanese

Ambulanza Milano
Ambulanza nel cuore di Milano (Getty Images)

La lista di genitori non propriamente in grado di assolvere la propria funzione di cura si è atrocemente allungata. L’ultimo folle gesto è stato compiuto da una donna di 41 anni ai danni della figlioletta. La scorsa notte, precisamente alle ore 1.06, gli operatori del 118 e i carabinieri sono tempestivamente giunti in un’abitazione di Cisliano, dell’hinterland milanese, dopo aver ricevuto una strana segnalazione. Ciò che hanno scoperto, una volta arrivati, è stato a dir poco agghiacciante.

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Il piccolo corpo esanime della bambina, di soli due anni, è stato rinvenuto accanto a quello della madre. La donna avrebbe riportato alcune strane, ma non gravi, ferite alle braccia, probabilmente autoinflitte. La figlia, invece, non aveva segni evidenti di lesioni sul corpo. Resta ancora da ricostruire la dinamica  precisa dell’accaduto e le motivazioni alla base del gesto estremo, ma i rilievi svolti dai carabinieri di Abbiategrasso hanno permesso di formulare una prima supposizione. L’ipotesi al vaglio degli inquirenti è che, in via Mameli, la donna abbia soffocato la bambina e poi abbia cercato di togliersi la vita. La 41enne è stata ricoverata in codice giallo all’ospedale di Magenta.

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