Zitti e buoni: ma Victoria non ci sta e umilia Amadeus alla finale di Sanremo

Giovani, “fuori di testa”, anticonformisti: tutti amano i Maneskin. Anche quando Victoria umilia Amadeus prima di ricevere il premio 

 

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Dopo le cinque serate di Sanremo finalmente sabato sera, o meglio notte, è stato decretato il vincitore della settantunesima edizione del Festival della canzone italiana, condotto anche quest’anno da Amadeus.

A vincerlo, i Maneskin.

Già vincitori del talent show X Factor, i Maneskin si sono contraddistinti a questo Sanremo per un pezzo dalla musica rock.

Diversi dagli altri, secondo alcuni sarebbero fra i pochi ad aver cantato dall’inizio alla fine, senza parti di canzone parlata.

Batteria, chitarra elettrica e la voce graffiante di Damiano: suoni e voci rese ancora più coinvolgenti grazie alle coreografie con le quali tutti i componenti della band si muovono sul palco.

Hanno fatto innamorare di loro grandi e piccini, tutte quelle (poche) persone che ancora non li avevano conosciuti con i brani Morirò da re e Torna a casa.

Non soltanto: hanno fatto breccia persino nel cuore di Orietta Berti che ha detto, commettendo una impareggiabile gaffe, che avrebbe piacere a duettare con i “naziskin” storpiando il nome del gruppo.

E quando Fabio Fazio le chiede il brano che vorrebbe cantare insieme ai vincitori di Sanremo, l’Orietta più amata del Paese inizia a canticchiare “Sono fuori di testa“.

Questo l’inizio del ritornello della canzone al primo posto del Festival.

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Maneskin a Sanremo: cosa dice Victoria ad Amadeus

Zitti e Buoni: questo il titolo della canzone vincitrice.

E proprio come da titolo, l’unica ragazza della band si è lasciata sfuggire un commento molto deciso e poco elegante che, secondo alcuni, avrebbe lasciato Amadeus umiliato.

Proprio nel momento in cui erano appena stati nominati vincitori dell’ultima edizione del Festival, Amadeus ricorda che ben presto i Maneskin si esibiranno di nuovo.

Da anni è, infatti, tradizione che la canzone vincitrice venga suonata nuovamente dopo l’assegnazione del premio.

I ragazzi, però, sono ancora troppo travolti dall’entusiasmo.

Damiano piange, gli altri agitatissimi sorridono a telecamere e fotografi, unico pubblico presente in sala. E a Victoria, inquadrata in quel momento in eurovisione, scappa un “col c***o”.

La telecamera si sposta immediatamente, ma ormai è troppo tardi: per chi non lo avesse sentito, è bastato poter leggere il labiale della ragazza per accorgersene.

Un’uscita poco elegante la sua che, però, merita di essere perdonata.

Non capita tutti i giorni di vincere Sanremo alla prima partecipazione al Festival e a poco più di vent’anni!

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