Ha conquistato il Festival di Sanremo come unica rapper di sesso femminile. Si chiama Francesca Calearo e in arte è Madame. Scopriamo il drammatico passato di questa giovanissima cantautrice veneta
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È stata una delle rivelazioni dell’ultimo Festival di Sanremo. Nella sezione Campioni, Francesca Calearo, in arte Madame, ha dimostrato di dominare con fermezza uno stile musicale tendenzialmente abbinato a figure maschili. Nel rap, la giovanissima cantautrice veneta (ha solo 19 anni) è in grado di creare un mix assolutamente esplosivo di rime, figure retoriche e metrica. Il pastiche di cui è promotrice possiede un personalismo invidiabile, con forti influenze R&B. La sua musica viene spesso definita Urban, ma lontano dai riflettori l’artista è vulnerabile come tante persone comuni, lontane dal mondo dello spettacolo.
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Lo spettro del bullismo: la storia di Madame, icona gender fluid
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Un passato complesso quello di Madame, artista posizionatasi in ottava posizione a Sanremo 2021 con l’inedito Voce. Dopo aver assorbito le influenze della trap, del neomelodico siciliano e della musica strumentale a cavallo Einaudi ed Eddie van Halen, la cantautrice è pronta a mostrare la propria “maturità musicale“. Precisamente domani, quando uscirà Madame, il primo album ufficiale composto da 16 tracce di cui 9 collaborazioni. A dispetto del traguardo raggiunto in maniera così repentina, la vita della cantautrice non è stata tra le più rosee.
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Nell’intervista rilasciata a Teresa Ciabatti per il Corriere della Sera, la giovane ha dichiarato di aver conosciuto il dolore molto presto. Per la morte del nonno, a soli cinque anni, ma anche per la difficile separazione dei genitori quando ne aveva undici. Poi, è passata al delicato tema della propria identità sessuale: oggi la cantautrice si dichiara felicemente gender fluid. Infine non ha potuto che parlare del delicato tema del bullismo, di cui lei stessa è stata vittima. «Non mi lavavo e mi prendevano di mira – ha dichiarato per sensibilizzare gli ascoltatori – Una volta sono svenuta: mi calpestarono per capire se fingessi».