Il Principe Harry è tornato a parlare della morte della mamma, Lady Diana, che ha fortemente influenzato la sua vita, arrecandogli un dolore incolmabile.
Il Principe Harry, reduce dello scandalo provocato dall’intervista che lui e la moglie, Meghan Markle hanno rilasciato, in anteprima e in via del tutto gratuita alla famosa presentatrice americana Oprah Winfrey. Intervista che non solo ha scosso l’opinione pubblica inglese, ma quella mondiale, a causa delle pesanti accuse che i due Duchi di Sussex hanno lanciato all’establishment e alla corona inglese. Accuse senza precedenti che avrebbero messo in grave pericolo la stabilità della corona, tanto che la Regina Elisabetta si è dichiarata profondamente dispiaciuta e addolorata e ha ripromesso di indagare su tutte le accuse.
In questi giorni, proprio a causa di questa intervista, la coppia composta dai due quasi ex reali, è sotto la lente di ingrandimento e spesso al centro dei gossip. Proprio in questi giorni, il Principe Harry è tornato a parlare della morte della madre, Lady D, avvenuta troppo presto, quando il principino era appena un adolescente. Evento che ha profondamente colpito il ragazzo e di cui ha parlato in occasione della pubblicazione di un libro per i figli degli operatori sanitari morti durante la pandemia.
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Il Principe Harry è tornato a parlare di questo pesante lutto, in quanto ha espresso tutte le emozioni provate durante tale evento nella prefazione di un libro, scritto da Chris Connaughton e illustrato da Fay Troote, scritto per i figli di tutti i sanitari che sono morti per salvare gli altri e colpiti dal Coronavirus.
Harry aveva solo 12 anni, quando la madre perse la vita in un incidente stradale a Parigi, nel 1997, morte che gli ha provocato, come lui stesso afferma: “un enorme buco dentro di me” ma che alla fine è stato riempito di “amore e sostegno“. Il libro, che verrà inviato a tutti i bambini che hanno perso una persona cara a causa del virus, parla della storia di un ragazzo che ha perso la mamma, un sanitario che lavorava in ospedale in piena pandemia. Il tutto fa parte di un’iniziativa del governo per ricordare il giorno dell’inizio del blocco nel Regno Unito, un giorno di commemorazione che sarà conosciuto come il National Day of Reflection.
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