Un riconoscimento più che meritato quello raggiunto da Laura Pausini. In tanti, pero’, non conoscono gli eventi drammatici che l’hanno preceduto.
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Tra le cantanti più celebri, destinate a far parlare di se in un lasso di tempo piuttosto duraturo non può mancare la fantastica voce di Laura Pausini. Un vortice di adrenalina pura basta per rimediare a tutte le volte in cui la vita le ha riservato diversi e dolorosi grattacapi.
Non è ancora passato di moda quel silenzio assordante per la “sanguinosa” perdita di un collega di “viaggio”. Si chiamava Matteo Armellini, l’operaio che ha lavorato per l’allestimento del palcoscenico per il concerto di Reggio Calabria, poi annullato. La fortuna non girò dalla sua parte, ma si trattava del secondo episodio, dopo quello accaduto ad uno degli uomini a lavoro per il collega, Jovanotti.
Un’altra pagina complicata di una giovinezza travagliata fiorì ai tempi della “Solitudine“, divenuto poi uno dei brani più ascoltati di quei tempi. Il rapporto tra Laura e il “mostro” psicologico è stato risolto a quattro occhi, eliminando la fragilità e scoprendo l’istinto celato, da combattente, di una leonessa rinchiusa inspiegabilmente in gabbia
Il grande dolore in famiglia e uno scatto d’orgoglio senza precedenti
Per una Laura Pausini in costante lotta con il destino avverso, “leccarsi le ferite” non basta per ritornare ad una sana esistenza. Dopo una carriera fatta più di bassi che di alti, il talento puro di Faenza si è ritrovato a piangere una dolorosissima scomparsa.
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Parliamo della nipotina Francesca. L’annuncio è arrivato sulla sua pagina Facebook, ma lo sconforto di una donna distrutta moralmente dentro non ha ancora cancellato le scorie dell’ennesimo colpo di “frusta” di una vita alla costante ricerca della tranquillità.
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Quest’ultima alla fine pare abbia preso il sopravvento, dopo l’incontro con l’attuale compagno di vita, il chitarrista Paolo Carta. Il loro amore ha sedato almeno momentaneamente le antiche burrasche di Laura, sperando possano essere solo un lontanissimo ricordo.
“Oggi mi sento certamente più donna e libera di esprimermi come tale, con Paolo accanto”.
Con il tempo ha fatto tesoro delle avversità e ora si erge più facilmente a “colosso” dentro e fuori, consapevole di avere una famiglia, pronta a sostenerla in tutto e per tutto
Laura Pausini, con l’amore tutto è possibile: il successo di una vita
L’incontro con Paolo Carta ha visto Laura Pausini, raccogliere tutte le forze intorno ai propri sogni. Così l’incisione dell’ultimo singolo musicale, “Io Sì”, frutto di una collaborazione con Diane Warren e Nicolò
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Agliardi ha portato finalmente al meritatissimo successo, dopo una vita trascorsa a combattere per ottenere le tanto agognate, fama e dignità.
Per Laura si è trattata di un’emozione indescrivibile. Mai avrebbe pensato di portarsi a casa il meraviglioso premio di “Golden Globe Awards” per la migliore canzone italiana del 2020. La forza della natura, la capacità di non mollare mai, intrinseche in lei hanno contribuito a rendere speciale questa ricompensa.
Un traguardo nel segno del riconoscimento della famiglia, che l’è stata accanto nei momenti di difficoltà, il penisero alla nipotina scomparsa e ad un’Italia frastornata, con l’augurio e la speranza di rialzarsi al più presto dal cruccio, dovuto ad un momento complicato della sua storia.
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Infine, l’adrenalina per il successo si placa con ragionevolezza, attorno all’immagine divina della figlia, con l’augurio che possa crescere in maniera sana e determinata come la mamma e che vada sempre alla costante ricerca dei propri sogni.