Il conduttore de “La Vita in Diretta”, Alberto Matano ha manifestato tutto il suo dissapore su una questione molto importante. Scopriamo di cosa si tratta.
Durante l’ultima puntata de “La Vita in Diretta”, il presentatore, Alberto Matano è intervenuto in maniera molto drastica contro le decisioni del governo Draghi. “Come è stata possibile, una cosa del genere?” – si interroga il giornalista calabrese, facendo riferimento al piano vaccini in Italia.
Il presentatore di Catanzaro ha commentato con evidente stupore e indignazione, la distribuzione delle dosi da somministrare per fasce d’età. Secondo gli ultimi calcoli provenienti dalle statistiche sulla popolazione già vaccinata risulta che alcuni anziani settantenni e ottantenni ancora non abbiano ricevuto la loro dose, a discapito di pazienti più giovani d’età.
L’immagine metaforica de l’Orlando il “Furioso” traspare dopo aver mandato in onda un servizio che testimonia l’effettività degli ultimi dati. In che modo? Lamentandosi del classico sistema governativo “all’italiana”, mal funzionante e fatiscente
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Nella diretta del pomeriggio di Rai 1, il noto giornalista Alberto Matano de “La Vita in Diretta” condotta in concorso con l’ex ballerina, Lorella Cuccarini ha evidenziato un “tasto dolente” del governo Draghi. Si tratta del piano vaccini, portato avanti, secondo lui senza considerare una linea di condotta che va a richiamare in sede di somministrazione, prima la fascia d’età più debole, ovvero gli anziani.
La scelta del governo Draghi ricade sulla priorità alle categorie di lavoro, considerate più a rischio infezione, durante lo svolgimento della propria mansione. Tutti d’amore e d’accordo se nel frattempo si completava la vaccinazione agli ultraottantenni. Ma il numero di dosi previste per il nostro Paese ha scartato una gran bella “fetta” di anziani a discapito di alcuni lavoratori, che magari presentano anche flebili esposizioni all’infezione.
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“Chiaramente, qualcosa non ha funzionato. Dunque la priorità agli anziani, decantata all’inizio del piano di vaccinazione viene inevitabilmente a cadere…”. Ora con l’arrivo di una nuova “ondata” di dosi, ci si aspetta una sterzata decisiva da parte del governo, per favorire la fascia d’età debole ancora da vaccinare