Mia Molinari torna a farsi sentire, pubblicando un post su Instagram dove fa diverse precisazioni. L’ex professoressa, in particolare, ha voluto rispondere a chi l’accusava di sputare nel piatto dove ha sempre mangiato.
Mia Molinari, ex professoressa della scuola di Amici di Maria De Filippi, torna a farsi sentire. Dopo un paio settimane di silenzio in seguito al post dove accusava il programma, torna a parlare del talent. Ha cominciato il suo lungo post dicendo che, dopo alcuni commenti e dichiarazioni, ha l’esigenza di precisare alcune cose.
Innanzitutto l’ex professoressa ha chiarito di non aver mai offeso nessuno, ma di aver espresso semplicemente un suo punto di vista. Ha aggiunto, poi, che nel 2011 la De Filippi l’aveva chiamata per insegnare, ma lei si rifiutò.
Dopo diverse insistenze, però, ha deciso di accettare ma con alcune condizioni, ovvero di poter lavorare e, poi, ritornare alla sua vita e alla sua famiglia. Ad un certo punto, però, ha dovuto dire addio ad Amici perché incapace di gestire alcune condizioni.
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L’ex maestra non ha precisato esattamente quali fossero le condizioni e, a fine intervista, ha anche fatto riferimento alla Celentano: “Rimango amareggiata nel vedere persone che come lei, prima mi “seguivano” e ad oggi, dopo il chiasso mediatico degli ultimi giorni, si sono rimangiati tutto”.
La Molinari, dunque, ha voluto rispondere a tutte le persone che l’hanno accusata di aver sputato nel piatto dove ha mangiato fino a poco tempo fa.
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L’ex professoressa ha voluto rispondere, infine, a chi le ha consigliato di non toccare Maria De Filippi, considerata da molti la regina della televisione. Ecco quali sono le sue parole: “Vorrei riportare tutti con i piedi per terra, ricordando che l’unica vera regina della televisione italiana è stata e sarà sempre la sola e unica Raffaella Carrà”. Insomma, la Molinari non le ha mandate sicuramente a dire.
Del resto aveva già fatto presente che molte dinamiche promosse dalla produzione di Amici non le andavano per niente giù. Secondo lei, infatti, nel programma viene data la proprietà al trash, anziché privilegiare il talento.
