Il celebre Leonardo da Vinci aveva tutto pronto per realizzare l’affresco della Battaglia di Anghiari. E credevamo che l’avesse dipinto.
Leonardo da Vinci, la ‘Battaglia di Anghiari‘ è una delle opere che per molto tempo gli era stata accreditata. Proprio di questo affresco si parla nella serie televisiva della Rai che narra della vita del grande genio del Rinascimento.
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Si pensa che la grande raffigurazione campale sia stata realizzata tra il 1503 ed il 1504 nel celebre Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio. A commissionare l’opera fu Pier Soderini, gonfaloniere di Firenze. In realtà alcuni esperti hanno compiuto una grossa scoperta nel 2020 e hanno affermato che l’opera non è mai stata realizzata.
È certo che Leonardo realizzò i bozzetti preparatori della Battaglia di Anghiari, che riportava la raffigurazione di un evento storico realmente accaduto. Si tratta dello scontro armato tra le truppe della Repubblica di Firenze assieme a quelle di Venezia e dello Stato Pontificio, contrapposte all’esercito dei Visconti di Milano.
Il tutto avvenne il 29 giugno 1440. Purtroppo l’affresco andò perduto a causa della tecnica dell’encausto scelta da Leonardo e che causò un immediato deperimento. Sarebbe toccato a Giorgio Vasari, sessant’anni dopo, metterci una pezza. Anche se non si sa se quest’ultimo abbia conservato o meno quel pochissimo che era riuscito a salvarsi.
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Leonardo, qual è la verità sulla Battaglia di Anghiari?
Questo ha fatto si che sorgessero speculazioni, teorie e grande mistero attorno alla Battaglia di Anghiari. Quattro studiosi italiani – Roberta Barsanti, Gianluca Belli, Emanuela Ferretti e Cecilia Frosinini – circa un anno fa hanno però posto un nuovo interrogativo.
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Ma Leonardo quell’affresco l’avrà mai realizzato? Alla fine tutti loro sono dell’idea che di quella commissione esistano solo i carteggi preparatori ma che niente mai sia stato messo su parete dal da Vinci. Noi siamo a conoscenza di ciò che avrebbe dovuto sorgere nel Salone dei Cinquecento solo grazie alle copie dei cartoni originali, tra l’altro anch’essi perduti.
Quella più celebre la eseguì il pittore fiammingo Rubens nel corso del suo soggiorno in Italia nei primissimi anni del 1600. “Leonardo ebbe a disposizione soltanto i materiali per dipingere sul cartone e per preparare la parete.
Quest’ultimo procedimento andò malissimo e scoraggio il pittore ed inventore, che dunque non procedette mai con il lavoro commissionatogli”. Perciò, per gli esperti, sotto all’affresco del Vasari non si nasconderebbe nulla di nascosto lasciato da Leonardo, come abbiamo sempre creduto.