Tommaso Zorzi, ancora bufera col collega: l’opinionista non frena la lingua

È scontro fra Tommaso Zorzi ed un altro noto opinionista che bazzica da anni in televisione. Il motivo del contendere è molto serio.

Tommaso Zorzi e Platinette
Tommaso Zorzi e Platinette Foto dal web

Tommaso Zorzi, non ci sono soltanto gioie. L’influencer milanese infatti ha dovuto fare i conti anche con qualche critica, da quando è uscito da trionfatore al Grande Fratello Vip. Il 26enne era stato redarguito ad esempio per essere apparso visibilmente alticcio nel corso di una diretta su Instagram.

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E poi, partecipando al ‘Maurizio Costanzo Show’ in concomitanza con la presenza di Giorgia Meloni, non è piaciuto a molti il fatto che lui non abbia fatto valere i diritti della comunità LGBT, che a detta di tanti interessati vengono “calpestati dalla politica di destra e dal suo partito”.

Ora è Platinette a muovere una polemica nei confronti di Tommaso Zorzi. “Anche se era stato lui ad innescare tutto quanto, e non è il caso di tirarla di nuovo in mezzo. Tutto il resto è indiscutibile, ma se ti eleggi a difensore dei diritti…”.

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Tommaso Zorzi, differenza di vedute con Platinette

Foto dal web

Una stilettata che Platinette (al secolo Mauro Coruzzi, n.d.r.) ha tirato comunque a Tommaso. Pomo della discordia, le opposte visioni in materia di legge contro la omotransfobia e la adozione di figli con maternità surrogata. Zorzi a sua volta aveva criticato Lorella Cuccarini, che secondo lui avrebbe manifestato opposizione ai diritti della comunità LGBT in diverse circostanze.

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La stessa Giorgia Meloni con Fratelli d’Italia, spalleggiata dalla Lega, ha avanzato una richiesta al Governo per fermare l’approvazione della Legge Zan che invece è volta a condannare i comportamenti di violenza di stampo omofobo. L’ok dalla Camera è arrivato ormai a fine 2020, ma la discussione è ora impelagata in Senato.

In favore della legge Zan si è espresso di recente Fedez, con una netta entrata in gamba tesa contro il senatore della Lega, Simone Pillon, indicato da tutti come il più aspro oppositore di questo provvedimento legislativo. “Non sopporto che mio figlio possa crescere in un Paese intollerante”, aveva detto il cantante sui social.

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