Cecchi Paone a “ruota libera” negli studi di Peter Gomez a “La Confessione”. il racconto del retroscena mette i brividi
E’ un Cecchi Paone indignato quello a cui assisteremo questa sera su canale “Nove” del digitale terrestre. L’autore dei “coming out” in televisione rivelerà a “La Confessione“, talk show condotto da Peter Gomez, alcuni retroscena del passato che lo hanno voluto lontano da tutti.
La puntata verrà trasmessa questa sera, dopo le programmazioni in prima serata, a partire dalle ore 22:45. E Cecchi Paone sarà l’ospite d’eccezione, pronto a “vuotare” il sacco su cosa ne pensava di lui lo Stato laico-democratico che lo faceva sentire un “emarginato” rispetto ai colleghi, conduttori.
Le dichiarazioni dell’opinionista tv verteranno sulla condizione di omosessualità, che lo contraddistingue dagli altri. Lo status sessuale di Cecchi ha “pesato” enormemente ed erroneamente sulla sua popolarità in Rai e Tv. Nonostante tutto ciò che ha dato nei suoi 45 anni di esperienza al timone delle trasmissioni
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Cecchi Paone “spogliato” dei panni di conduttore: il pensiero della Rai
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Dal momento in cui, l’attuale opinionista dei programmai tv, Cecchi Paone decise di afidarsi ai coming out, la Rai pare abbia avuto un rigetto per favorire ulteriormente l’ascesa di uno dei veterani in ambito conduzione.
Ospite a “La Confessione“, talk show in onda su “Nove” di Peter Gomez, Cecchi spiegherà i motivi per cui “non mi hanno voluto più come conduttore e nemmeno come ospite nei programmi”. Il giornalista romano ha parlato di “volere clericale” e di un ambiente sociale che tendeva ad un rifiuto nell’accettazione delle condizioni di omosessualità che tuttora lo appartengono.
Il tutto risale al lontano 2016, dove la Rai lo fece restare ai margini di qualsiasi programma, per i successivi tre anni. Il divulgatore scientifico aveva provato a difendersi, mettendola sul piano dell’esperienza in termini di conduzione che aveva regalato in 45 anni a mamma “Rai”.
“Per me è stato un dolore vedermi escluso dai programmi di cronaca. Che un tempo furono miei e che ho proposto io alla Rai, come “Unomattina”.
Il saggista punta così il dito contro una società bistrattata, tendente al “razzismo” e alla divisione tra le classi, con al timone “gente” come Papa Ratzinger, Bertone e Ruini “senza rispetto nei miei confronti”.
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L’opinionista oggi è tornato a presiedere i salotti televisivi, “meno male che c’è Papa Francesco: con lui è cambiato tutto”, ma la “ferita” di un passato senza “religione” è ancora profonda