L’imitazione di Gerry Scotti e di Michelle Hunziker del “cittadino medio cinese in Italia” a Striscia la Notizia ha suscitato aspre critiche.
Striscia la Notizia, in una puntata andata in onda qualche sera fa, aveva ricevuto aspre critiche per una gag mandata in onda con la partecipazione diretta di Michelle Hunziker e Gerry Scotti. I due conduttori del longevo programma di Canale 5, in onda sin dal 1988 in maniera ininterrotta, sono stati tacciati di razzismo.
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Tutto per via della loro imitazione dei cinesi in Italia, con tanto di dita a tirare le sopracciglia per simulare gli occhi a mandorla e con una parlata con la lettera ‘l’ a sostituire la ‘r’. Classico stereotipo che caratterizza coloro che possono vantare origini orientali.
Le critiche sono arrivate sin negli Stati Uniti e hanno messo ‘Striscia la Notizia’ in cattiva luce. Ma il suo autore ed ideatore, Antonio Ricci, ritiene di non dovere delle scuse a nessuno, nonostante alcuni si dicano indignati e si ritengono offesi. L’ufficio stampa della trasmissione di Mediaset ha rilasciato una nota ufficiale su questo caso. In uno stralcio si legge quanto segue.
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Striscia la Notizia, Antonio Ricci non si scusa ma Michelle Hunziker si
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“Come ha detto qualcuno, la denuncia fa più ridere del siparietto improvvisato dai due conduttori; Striscia non chiede scusa perché è, e resterà, una trasmissione satirica. E come le trasmissione satiriche e comiche di tutto il mondo, politicamente scorretta. Scorretta, ma non quanto le iniziative pretestuose di chi pensa di ricattare aziende e marchi internazionali”.
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Invece Michelle Hunziker le sue scuse le ha volute presentare, rivolgendosi a tutti i membri che appartengono alla comunità cinese. La 44enne di Sorengo si è detta molto dispiaciuta se il suo modo di fare ha arrecato offesa. E sottolinea come non fosse affatto sua intenzione, aggiungendo di essere da sempre in prima linea per contrastare qualunque forma di discriminazione.
Lei alle sue figlie Celeste e Sole ha insegnato a chiedere scusa, anche quando una azione negativa compiuta avviene senza farlo apposta. “E così faccio io verso la cultura cinese. Odio il razzismo, la violenza e la discriminazione e chiedo scusa, con grande umiltà”.