Ospite a La Vita in Diretta, la conduttrice, Nunzia De Girolamo si sfoga pesantemente contro un gruppo di protagonisti: l’accusa.
La conduttrice e showgirl, apprezzatissima in tv, Nunzia De Girolamo ha acconsentito ad un’ospitata di Alberto Matano a La Vita In Diretta.
La protagonista al timone di “Ciao Maschio” ha approfittato per porre l’accento su una dinamica molto comune al giorno d’oggi tra la popolazione. L’appeal di Nunzia aumenta ogni giorno sempre più, grazie alle numerose interviste raccolte durante il talk show di Rai 1, in seconda serata.
Da Vincenzo Salemme a Costantino, la presentatrice ha il compito di smascherare i “segreti” più intimi degli uomini dello spettacolo del momento.
La trama del programma è davvero coinvolgente per gli appassionati che non si limitano soltanto al fascino e la bellezza dell’ex ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali dell’esecutivo “Letta”.
Andiamo a vedere però chi e quale avvenimento di recente ha turbato particolarmente la presentatrice, che non ha utilizzato mezze misure, per mettere in atto una pesantissima accusa
Ospite questo pomeriggio da Alberto Matano, a La Vita in Diretta, l’ex volto politico del governo Letta, ovvero Nunzia De Girolamo ha mosso un’accusa molto pesante, nei riguardi di alcune persone che non hanno badato alla situazione pandemica in corso.
Il “nocciolo” della questione ha riguardato gli assembramenti a Piazza Duomo, a Milano per la vittoria dello scudetto dell’Inter. La piazza ieri pomeriggio è stata presa d’assalto da ben 30 mila tifosi nerazzurri, tra cui moltissimi senza mascherina e abbracciati l’un l’altro ad intonare cori.
“In un periodo così delicato, non si possono accettare queste cose” – tuona con toni polemici, la De Girolamo. Questi gruppi di persone hanno approfittato naturalmente dell’allentamento delle misure di sicurezza anti covid.
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La conduttrice di “Ciao Maschio” è rimasta indignata e sbalordita di fronte alle immagini affollate di piazza Duomo. poi la “stoccata” finale a favore delle categorie penalizzate dalla pandemia: “E dopo ciò come lo spieghiamo ai ristoratori?”