Nonostante un anno dal suo ritrovamento, la ragazza 26enne è ritornata in auge sulle pagine di cronaca con una decisione davvero incredibile.
Chi di voi ricorda esattamente un anno fa, cosa accadde all’aeroporto militare di Ciampino, con il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio presente?
Insomma facendo un po’ di mente locale, si può risalire al volto di una ragazza di 26 anni, cooperante per un’associazione di volontariato in Africa. Il cui destino non le riservò di certo la “dea bendata”.
La volontaria italiana, Silvia Romano lavorava per una onlus delle Marche, “Africa Milele“, presente in un paese africano a pochi chilometri dalla capitale del Kenya, Nairobi.
La cooperante era rimasta vittima di un’imboscata nel villaggio dove lavorava ed era stata rapita da una banda di criminali. Che secondo la polizia avevano orchestrato il tutto, a scopi d’estorsione. La ragazza sarebbe dovuta finire nelle mani dei jihadisti in Somalia e magari far sparire per sempre le sue tracce
Una decisione inaspettata al ritorno in Italia: da non credere!
L’anno scorso, appena atterrata all’aeroporto di Ciampino a Roma si dimostrava felice e libera dalla prigionia dei criminali. “Non vedo l’ora di ritornare in Italia” – raccontava con fermezza.
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Silvia Romano ha cercato di rappresentare il Paese, con tutte le sue forze, dando il suo contributo volontario per aiutare le persone povere.
Il suo duro lavoro però stava per essere vanificato da un rapimento da quale è riuscita a sollevarsi, grazie all’intervento di scioglimento della polizia locale.
Oggi, Silvia ha 26 anni e ha deciso di ripartire alla grande, nel Paese che da subito, al suo rientro in Italia poteva offrirle qualcosa che sognava di fare da grande. Parliamo di Milano, la città della moda e dei sogni che da un anno a questa parte sta cercando di coltivare.
Oggi la Romano è un’insegnante di Lingue Straniere in una scuola per adulti ed ha anche incontrato l’uomo che le fece perdere la testa prima del viaggio che rischiava di non avere più ritorno.
Ai due è bastato semplicemente uno sguardo affinchè si ritrovassero e decidessero di convolare a nozze.
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Il ragazzo di Silvia si chiama Paolo, che per amore si è anche convertito all’Islam, la stessa religione praticata dalla sua neo moglie