L’ex gieffina, Stefania Orlando si fa carico della vicenda sulla Legge Zan e si scaglia senza remore sui politici: intervento da applausi.
Il disegno di legge Zan è uno dei temi più cocenti del momento, al cospetto di numerosi scontri verbali tra detrattori e precursori. Le dichiarazioni al Concertone del Primo Maggio del cantante, rapper, Fedez hanno fatto riflettere e acceso una luce di speranza di contro una politica sempre più distanziata dal concetto di uguaglianza tra i cittadini.
Le giustificazioni dei leghisti hanno coltivato e fomentato odio tra i personaggi vip e non solo, che del DDL Zan volevano fare da “apripista” ad un ritorno ai valori dell’unione e della civiltà.
Così non è stato e dunque al grido di battaglia di Fedez è seguito un altrettanto crudo, agghiacciante e sorprendente dell’ex gieffina, Stefania Orlando.
Chi concepiva il personaggio di Stefania oggetto di solo gossip, si sbagliava di grosso. In una recente intervista, la showgirl ha spiazzato tutti, dimostrando lucidità e preparazione sull’argomento
Stefania Orlando spiega la sua posizione sul DDL Zan: “Le sto ancora aspettando…”
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L’ex gieffina del Grande Fratello Vip 5, Stefania Orlando ha cavalcato l’onda “aggressiva” di Fedez per porre un ulteriore accento sulla mancata entrata in vigore della Legge Zan, contro gli omotransfobi.
La showgirl ha seguito con attenzione l’indignazione di Fedez sull’argomento e ha tratto una sua conclusione a riguardo. “Penso che ci sia una mancanza di buonsenso e coraggio da parte dei leghisti e politici” – tuona alla trasmissione “Diritto e Rovescio“.
Grazie ad una loquela piuttosto raffinata e propria di un’oratrice esperta, Stefania ha mandato in “tilt” i politici con una stoccata senza precedenti. “Voglio ricordare che quì non si parla di “utero in affitto”. E non voglio neanche dire che chi è contro il DDL Zan è omofobo e razzista” – continua con fare ironico.
La Orlando pone l’accento sull’aspetto superficiale dei politici, che “vogliono tener buoni i cittadini, “per raccattare magari voti in futuro”. Senza pensare che la legge contro l’omotransfobia è un disegno di legge perfetto di civiltà, senza dover pendere da una parte di un partito, piuttosto che di un altro.
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Infine l’invito esteso alla politica di destra, che “dovrebbe fare un passo in avanti” e potenziare il vecchio decreto “Mancino”, anzichè parlare di fuffa e giustificazioni infondate su una “legge liberticida“. Perchè è con la Mancino che ci siamo educati e uniti nel segno del rispetto e della cultura.