Giorgia Soleri la fidanzata di Damiano dei Maneskin si sfoga sui social: la Vulvodinia l’ha resa una persona più forte, la sua storia.
Da qualche tempo Giorgia Soleri e Damiano dei Maneskin sono usciti allo scoperto. Lui è il cantante che ha conquistato il palco dell’Ariston nell’edizione di Sanremo 2021 aggiudicandosi insieme al gruppo il primo posto, lei è un personaggio pubblico. La ragazza è seguita da quasi 150 mila follower su Instagram dove mostra tutto di sé, anche il suo grande dolore. La giovane infatti ha un patologia che interessa gli organi genitali: la vulvodinia. E ne parla a cuore aperto affinché possa essere un esempio per tutte le donne che come lei soffrono per questo disturbo.
Giorgia Soleri non si è tirata indietro e appena ha avuto l’occasione ha affrontato l’argomento del disturbo che le hanno diagnosticato poco tempo fa. Si tratta della Vulvodinia, una condizione patologica che può interessare la vulva caratterizzata da dolore, bruciore e fastidio che interferiscono con la qualità della vita.
“Soffro di dolore pelvico cronico e ho deciso di raccontare la mia storia in un post dopo che il mio dolore è stato, per l’ennesima volta, messo in dubbio e contestato”. Così presenta la patologia su Instagram dove descrive il suo malessere e quella libertà che per anni le è mancata.
“Mi sono sentita dire di tutto, che sono pazza, ansiosa, frigida, bugiarda. Che ho paura del sesso, che dovrei masturbarmi di più. La parte peggiore è l’estrema solitudine in cui vieni buttata, giudicata da chi hai intorno e incompresa da chi dovrebbe trovare una diagnosi. Impari a considerare quel dolore come parte di te, è la tua quotidianità. Così come i sacrifici. Niente jeans stretti, niente collant, niente cibi acidi, niente alcool, niente zuccheri, niente mutande colorate o sintetiche, niente uscite serale, niente di niente”.
Il suo racconto è commovente e arriva dritto al punto. Giorgia non si nasconde e si sfoga lanciando anche un appello a tutte quelle persone che non l’hanno creduto e sostenuta.
“Ho scoperto non solo di non essere sola, ma che le donne affette da questa patologia sono tantissime e tutte hanno in comune questa sensazioni di essere state totalmente abbandonate nel loro dolore, ho promesso a me stessa che avrei lavorato ogni giorno per fare in modo che nessuno si sentisse più così. Non siamo colpevoli, non siamo rotte e non siamo difettose. Siamo malate e meritiamo comprensione e rispetto”.
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Nonostante sia difficile da riconoscere, la Vulvodinia colpisce una donna su 7. Da qualche anno la medicina sta studiando questa patologia ma le cure e le diagnosi non sono ancora certe.