Nuovi, dramamtici aggiornamenti sul caso del piccolo di Merate, trafitto mentre camminava sul marciapiede, da una vettura di passaggio.
Nuovi risvolti sul caso del bambino di Merate, investito cinque giorni fa da un’autovettura di passaggio che sfrecciava contro ogni limite di velocità.
Quasi una settimana fa si è verificato un evento drammatico per una famiglia, che come tutte le mattine si svegliava e scendeva per strada, per fare compere. Era una madre con i suoi due figli. I tre componenti della famiglia, Petza erano soliti tenersi per mano durante le “gite” fuori dalle quattro mura.
Avevano approfittato dell’allentamento delle restrizioni per ottemperare agli impegni fuori dall’abitazione. Un giorno, però qualcosa è andato storto e qualcuno di passaggio che ha assistito alla scena ha pensato. Che per la madre e i figli non sarebbe stato più come prima
L’annuncio drammatico del papà: quale destino per il piccolo?
La triste vicenda del bambino di Merate, in provincia di Como, investito con la sua famiglia mentre era a passeggio ottiene aggiornamenti piuttosto problematici. Ricordiamo ai lettori, che il piccolo era rimasto vittima di un incidente inaspettato, lungo il marciapiede della strada.
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Nonostante la posizione favorevole per stare lontano dal pericolo, l’autista proveniente dalle retrovie non è riuscito a controllare la velocità e ha scaraventato i tre componenti della famiglia, Petza di molti metri in avanti.
Il colpevole, interrogato dagli inquirenti aveva depistato un’eventuale accusa di omicidio, incolpando il conducente di un furgone che gli aveva inralciato la traiettoria.
Nel frattempo, sul fronte “pronto soccorso” dell’ospedale più vicino, dove la famiglia investita è stata trasportata, in codice rosso giunge la tragica notizia (figlia e madre dimesse) che nessuno mai tra i parenti avrebbe voluto ascoltare.
A dare la triste testimonianza del decesso del bambino è stato direttamente il papà, visibilmente disperato. Ma consapevole che da oggi un “angelo dal cielo” lo coprirà dai pericoli.