Un bambino muore annegato dopo essere caduto nella piscina di casa. Il dramma si è consumato in Abruzzo, nel piccolo Comune di Città Sant’Angelo, in provincia di Pescara.
Il tutto è accaduto nel corso della serata di lunedì 17 maggio 2021, verso le ore 20:00 di sera. Sembra che il piccolo sia rimasto da solo, con la madre ed il padre che non lo stavano tenendo d’occhio.
Una porta aperta e la piscina totalmente accessibile della villetta dove abitava con i suoi hanno fatto si che quel percorso si tramutasse in una terribile trappola.
Quando i genitori del piccolo si sono accorti dell’assenza del loro figlioletto hanno realizzato che potesse essere successo qualcosa di estremamente grave.
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Il primo posto dove sono andati a cercarlo, dal momento che lo hanno chiamato senza mai riceve risposta, è stata proprio la piscina. E purtroppo i timori di entrambi hanno trovato fondamento nella scoperta del cadavere galleggiante del bimbo.
Il piccino è annegato senza che nessuno se ne fosse accorto, e senza che lui potesse essere in grado di fare qualcosa per mettersi in salvo. La villetta che ha fatto da teatro a questa tragedia ha visto l’arrivo dei carabinieri, per l’apertura di una dovuta inchiesta.
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Appare evidente sin da subito come tutto quanto di orribile accaduto sia da ascrivere ad una tragica fatalità. La madre ed il padre della piccola vittima hanno avuto però la colpevolezza di non essersi accorti della sparizione del loro bimbo.
E lasciare un figlio incustodito quando è così piccolo può facilmente portare al verificarsi dei peggiori epiloghi possibili.
La comunità locale è sconvolta da quanto è accaduto a questa famiglia, comprensibilmente sconvolta dal dolore.