Il forzato forfait del Leader di “Forza Italia” ha costretto a fare un passo indietro agli esponenti dei partiti alle prossime elezioni.
Nonostante abbia macchiato la sua prestazione politica, negli anni addietro, con il “polverone” del caso Ruby giusto per citarne qualcuno resta un uomo, cosiddetto “irragiungibile”. Senza Silvio Berlusconi non è mai come in sua presenza, neanche sulle decisioni e la capacità di fare gruppo ed avere un obiettivo comune.
Persino, il giornalista, ex “Matrix”, Michele Santoro, il suo primo antagonista, lo ha definito, unico e inimitabile nel fare autocritica ed avere idee ben chiare dovunque andasse. Insomma di Berlusconi, almeno nella politica ce n’è uno soltanto e ne dovrebbero andare fieri i suoi “seguaci”, che oggi lo rappresentano. Gli stessi chiamati ad unire il popolo di centrodestra.
Purtroppo il Cav ad oggi è un uomo malato, costantemente sotto osservazione dei medici e difficilmente potremmo vederlo scendere in campo a dirigere l'”orchestra” alla sua maniera
Molti la definiscono un’incapacità di fare politica, altri rimpiangono invece la presenza di un leader vero e proprio, come lo era Silvio Berlusconi.
In sua presenza, le campagne elettorali rappresentavano per il “Centrodestra“, l’asso nella manica, per riunire sotto la stessa ideologia, vari partiti. Tra cui, “Forza Italia“, “Fratelli d’Italia” e “Lega“.
Oggi, invece questo compito appare più arduo che mai, perchè il grande, Silvio è quasi sempre in cura, in ospedale e non può scendere in campo ad “insegnare” a fare politica ai suoi astri nascenti.
Basta pensare alle scorse elezioni amministrative di Roma. Le cui candidature di Alfio Marchini e Giorgia Meloni non permisero al “Centrodestra” in generale di prevalere sulle altre forze politiche.
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In queste ore c’è il serio rischio di trovarsi impreparati e “scoperti” sul fronte Amministrative. Con la discesa in campo di Silvio Berlusconi invece era più semplice inglobare e attirare tutti dalla stessa parte. D’altronde di chi è, se non esclusivamente suo, il merito dell’egemonia del “Centrodestra” in Italia?