Attore sopraffino e conduttore intelligente: quando parla, Luca Barbareschi non è mai banale.
Intervistato dal quotidiano La Repubblica, Barbareschi ha parlato a ruoto libera di sé, di teatro e della Rai. Ed ha raccontato un retroscena sul compianto conduttore Fabrizio Frizzi.
Accusato spesso di essere stato ostacolato, nel corso della sua carriera, da idee politiche non in linea con quelle della maggioranza dei suoi colleghi, l’attore ha ribattuto
Uomo di destra? Pago le tasse, nei film o negli spettacoli invito chi parlava male di me. Spiegai che il Valle non avrebbe mai riaperto, l’Eliseo invece è riaperto. Non gridavo al Valle, però avevo consigliato
Barbareschi spietato: “Uccidono la più grande fabbrica culturale”
Pur elogiando il direttore di Rai3, Franco Di Mare, Luca Barbareschi non ha speso parole dolci per l’azienda di viale Mazzini.
Cosa serve? Un amministratore delegato che ci dica la sua visione, uccidono la più grande fabbrica culturale E’ un Paese che piange i morti e fotte i vivi.
Ed a questo punto è arrivata la stoccata
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Non c’è corridoio della Rai senza la foto di Fabrizio Frizzi, vogliamo parlare di come lo hanno trattato da vivo? Da morto Totò diventa figo, perché hanno bisogno di diventare famosi loro
Le parole durissime dell’attore hanno un solido fondamento. Spesso infatti la Rai (e non solo la Rai, verrebbe da aggiungere) si ricorda di grandi professionisti ed artisti solo al momento di farne il “coccodrillo”. Prima, neanche una comparsata.
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Anche nel caso di Barbareschi, almeno a suo dire, gli ostacoli non sono mancati, e nemmeno le maldicenze.
Per la gente sono sempre protetto da qualcuno. Un’idiozia. Da chi sono protetto per fare il nuovo film di Woody Allen o la serie di Sky? Barbareschi è protetto da HaShem, da Dio. La maldicenza è il male peggiore. La politica è morta.