Sicurezza, privacy e social network: si potrebbero riassumere così le parole chiave della nostra epoca. A volte capita però che questi concetti, importantissimi presi uno per uno, facciano cortocircuito.
A farne le spese stavolta è toccato ad Aurora Ramazzotti. La giovane figlia di Eros e di Michelle Hunziker si è ritagliata uno spazio nel mondo dello spettacolo alternativo e differente rispetto ai celebri genitori.
Non è una cantante, né una showgirl in senso stretto. Eppure, anche senza “copiare” papà e mamma, è riuscita a trovare un suo percorso. Una strada che passa, inevitabilmente, per i social.
Aurora li usa tutti, compreso il più famoso del momento: TikTok. Eppure proprio il social network cinese l’ha “punita” con una censura abbastanza seria.
La giovane influencer ha postato su TikTok un breve video con due foto. In una c’era lei oggi, in posa sensuale sul letto, mentre l’altra era uno scatto di Aurora bambina.
Il tema del video era “How hard did puberty hit u?”, con l’intento di mostrare i cambiamenti intervenuti sul suo corpo col passare degli anni. Aurora è infatti impegnata da tempo nel tema della “body positivity”.
TikTok però non ha gradito: il social ha prontamente rimosso il video, ritenuto troppo “esplicito”, informando che
Abbiamo tolleranza zero verso i comportamenti molesti sui bambini. Non consentiamo contenuti in cui si raffigurano abusi su minori, nudità di minori o atti sessuali espliciti
Un cortocircuito, come dicevamo, che Aurora ha tenuto a chiarire prontamente. In un video successivo infatti la ragazza ha mostrato le foto “incriminate”, compresa quella (innocentissima!) che la raffigurava bambina.
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I suoi follower le hanno chiaramente mostrato solidarietà, commentando che di violenza o molestie non ce n’era neanche l’ombra. Aurora ha ironicamente risposto che “l’unica cosa molesta era l’adolescenza”.
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Eppure le misure prese da TikTok sono motivate. A gennaio 2021 gli sviluppatori del social hanno adottato nuove e più stringenti norme per garantire la sicurezza degli under 16 che si approcciano al mondo dei social.
La stretta è stata dovuta ai casi di suicidio avvenuti a seguito di giochi online fuori controllo.