L’attrice ci lascia a causa di una lunga malattia. Storica la sua collaborazione con Carlo Verdone per “Un sacco Bello”, “Borotalco” e “Il bambino e il poliziotto”.
Ancora un lutto nel mondo dello spettacolo. Ieri è morta nella sua casa romana la 57enne Isabella De Bernardi a causa di un male incurabile.
Dopo la sua partecipazione giovanile come attrice però si era gradatamente allontanata dal mondo del cinema per seguire la sua vera vocazione nel settore della grafica e del disegno. In età adulta ha poi ricoperto il ruolo di direttrice artistica all’agenzia Young & Rubicam.
Figlia dello sceneggiatore Piero, fu proprio grazie alla conoscenza tra il padre e Verdone che riuscì a farsi notare nel mondo dello spettacolo. La sua partecipazione in numerosi film proprio con l’attore l’hanno fatta diventare simbolo di una generazione negli anni Ottanta.
Isabella De Bernardi, Verdone la ricorda con parole affrante
“Sono stanco di fare necrologi”, così esordisce Carlo Verdone nel ricordare sui social la sua partner in numerose pellicole che ne hanno segnato gli anni d’oro. “Per me resterà sempre una cara amica, attenta e simpatica”.
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Isabella dopo 40 anni è ancora il volto della ragazza di Ruggero, uno dei geniali personaggi partoriti dalla prolifica vena artistica di Carlo Verdone.
Quella parlata con l’accento tipico romanesco, e quel “a fascio!” rivolto a Mario Brega, che interpretava il padre di Ruggero, sono momenti cult ancora vividi nella nostra memoria.
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La donna ha fatto parte del cast di altri due lungometraggi di Verdone come “Borotalco” (1982) e “Il bambino e il poliziotto” (1989), partecipò infine a due pellicole di Alberto Sordi, “Il Marchese del Grillo” (1981) e “Io so che tu sai che io so” (1982).
La famiglia non ha ancora comunicato quando ci saranno i funerali, che però con grande probabilità si svolgeranno in forma privata per rispettare questo momento così intimo e anche le norme anti Covid previste dal Governo.