Raoul Bova, un nuovo spoiler clamoroso: il futuro della fiction

Grande successo per Buongiorno, mamma! su Canale 5: ma c’è uno spoiler clamoroso…

Buongiorno, mamma! (screenshot instagram)

 

 

La fiction Buongiorno, mamma! ha dato veramente grandi soddisfazioni alla rete, ai produttori ed ai protagonisti. Con oltre 4 milioni di spettatori attaccati ai teleschermi, la serie prodotta da Lux Vide ha decisamente “esagerato”, facendo segnare vette altissime di share.

Una grande soddisfazione per i vertici aziendali di Canale 5, ma soprattutto per gli interpreti.

Raoul Bova, Maria Chiara Giannetta e Beatrice Arnera possono dirsi pienamente soddisfatti del risultato, perché suscitare un tale entusiasmo nei fan non è mai facile, anche per attori esperti.

Raoul ringrazia i fan: “Arrivederci…”

Fan che non hanno mancato di sottolineare il loro gradimento sui profili social dei loro beniamini, inondandoli letteralmente di messaggi.

“E’ stata una fiction bellissima ed emozionante”, un coro unanime di approvazione. Al quale Raoul Bova, protagonista della serie nei panni di Guido Borghi, ha voluto fare una piccola “indiscrezione”

Raoul Bova (Photo by Jacopo Raule/Getty Images for Giorgio Armani)

Grazie a tutti voi e ai vostri commenti, emozioni e parole di sostegno. Arrivederci a presto

Un messaggio che lascia decisamente poco spazio agli equivoci, e che preannuncia un sequel per Buongiorno, mamma!

Non si sa altro, per il momento, né indiscrezioni sulla trama né sul periodo, che però potrebbe essere già il 2022. Sicuramente Bova tornerà a vestire i panni del protagonista, e questo per i fan è già una garanzia di successo.

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Giusto il tempo di concludere la prima stagione, insomma, che i fan sono già alla ricerca dei personaggi della serie. D’altronde, questa per la casa di produzione Lux Vide è una felice abitudine.

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Tra le fiction prodotte figurano infatti veri e propri “mostri sacri” come Don Matteo e Che Dio ci aiuti. Non resta, quindi, che attendere informazioni “ufficiali” dai produttori o da Mediaset in merito.

 

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