La sconvolgente aggressione di pochi giorni fa continua a far discutere: ma nel dramma, c’è una bella notizia.
Qualche giorno fa la Sicilia ha dolorosamente rivelato un caso di omofobia. E’ capitato a Palermo, nella centralissima via Maqueda, dove due giovani torinesi stavano godendosi un periodo di vacanza.
La coppia era intenta a passeggiare in cerca di un bel and breakfast tenendosi per mano, come si fa quando ci si vuole bene. Ma questo non è andato giù a un gruppo di ragazzi.
I quattro aggressori, giovani di età compresa tra i 17 ed i 18 anni, hanno circondato la coppia ed hanno iniziato ad insultarla pesantemente. Dalle parole, poi, si è passati ai fatti.
Calci, pugni e perfino una bottiglia rotta usata come coltello. Tra botte e minacce, l’aggressione è durata qualche minuto nell’omertà generale di tanti che a quell’ora passeggiavano per il centro città.
Gli unici ad intervenire sono stati gli amici della coppia in vacanza, non riuscendo però ad evitare il pestaggio.
Uno dei due giovani aggrediti ha avuto una prognosi di 25 giorni, che fortunatamente non è stata più grave perché nessuno dei colpi sferrati con le bottiglie è andato a segno.
Ma la Sicilia intera ha voluto prendere le distanze dal terribile atto. Dopo le scuse ufficiali del Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, sono arrivate le parole di un altro primo cittadino.
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Si tratta del Sindaco di Taormina Mario Bolognari, che con una nota ufficiale ha voluto invitare i due giovani aggrediti a trascorrere un periodo nella sua città come graditi ospiti.
Invito i ragazzi aggrediti a Palermo a venire ospiti della città di Taormina. Desidero far capire loro quanto grande possa essere il cuore siciliano e quanto profondo il senso di ospitalità.
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Il primo cittadino ha inoltre sottolineato come la tradizione di Taormina sia fatta di cultura, accoglienza e libertà, dissociandosi fermamente da ogni tipo di discriminazione.