La morte di Jason Dupasquier ha sconvolto il mondo dello sport: parla la madre del giovane pilota scomparso al Mugello.
Lo scorso fine settimana sportivo è stato funestato dalla tragedia di Jason Dupasquier, scomparso ad appena 19 anni.
Il giovanissimo pilota svizzero della CarXpert PrüstelGP, in Moto3, è rimasto vittima di un incidente, sabato, durante le qualifiche del Gp d’Italia al Mugello. Le gravi conseguenze dell’impatto, al cranio e al torace, ne hanno provocato la morte domenica mattina, all’ospedale Careggi di Firenze.
Una notizia che ha lasciato sotto shock tutto il mondo motoristico e non solo. Le gare sul circuito si sono ugualmente corse, tra le polemiche di chi avrebbe voluto che invece fossero sospese.
Il dolore principale è ovviamente della famiglia, che ha visto andare via in maniera tragica Jason. Il racconto della madre, in un’intervista mentre si trovava all’ospedale, lascia senza parole.
“Non sapevo cosa aspettarmi venendo qui – ha spiegato – Sapevo che sarebbe entrato in sala operatoria, ma non avrei mai pensato che andasse a finire così“.
“Credevo saremmo rimasti qui qualche giorno e poi saremmo tornati insieme a casa – prosegue la signora Dupasquier – E invece no…”.
Il racconto è quello di un ragazzo che amava quello che faceva, oltre qualsiasi rischio: “Quasi tutti gli anni uno o due muoiono, ne avevamo parlato – spiega ancora – Ma Jason e anche suo fratello dicevano: ‘se devo morire, morirò sulla mia moto‘. E’ una passione contro cui la ragione non può nulla”.
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Una passione iniziata fin da bambino e assolutamente irrefrenabile, come la descrive la signora Dupasquier: “Suo padre ha fatto la motocross per venticinque anni, ma a Jason non piaceva, aveva un po’ paura dei salti. Ha provato una moto di velocità a cinque anni e mezzo e da allora non aveva più smesso”.