Viaggi all’estero, cosa serve agli italiani: da luglio è obbligatorio

Come bisogna comportarsi con gli spostamenti ed i viaggi all’estero dal prossimo mese in avanti. Serve necessariamente mettersi in regola.

L’estate è alle porte ed in tanti si stanno già organizzando per le vacanze in Italia e non solo. C’è curiosità nel conoscere cosa prevedono i viaggi all’estero, in particolare. E cosa bisogna fare per adeguarsi di conseguenza.

Viaggi all'estero
Viaggi all’estero Foto dal web

Anzitutto c’è la necessità di munirsi di un certificato che accerti alle autorità il nostro buono stato di salute. Esso consiste in uno dei seguenti documenti:

  • avvenuta vaccinazione;
  • test negativo;
  • guarigione dal Covid;

In tal modo si potrà fare a meno di quarantena obbligatoria e di ulteriori test. Anche se alcuni Paesi esteri possono comunque decidere di procedere con ulteriori precauzioni.

Dal 1° luglio parte, per i viaggi all’estero all’interno dell’Unione Europea, anche il certificato digitale Covid riconosciuto dalla stessa UE. Con la facoltà, per gli Stati membri che già saranno predisposti anche prima di tale data, di poterne anticipare la sua introduzione.

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Viaggi all’estero, come bisognerà comportarsi

Dal sito reopen.europa.eu è possibile prendere visione dei tutte le informazioni necessarie per compiere i viaggi all’estero all’interno della UE, con aggiornamenti in tempo reale in caso di modifiche.

Croazia: lo stato balcanico utilizza una mappatura di rischio a colori direttamente aggiornata seguendo i dati del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Dall’Italia servono vaccinazione completa avvenuta prima dei 14 giorni precedenti l’arrivo.

Poi una guarigione dal Covid entro i 6 mesi precedenti con tanto di certificati appositi, o ancora un tampone negativo effettuato tre giorni prima al massimo. In mancanza di tutto ciò, bisogna svolgere a proprie spese un tampone con obbligo di autoisolamento fino al risultato negativo. In caso contrario c’è la quarantena per i 10 giorni successivi.

Francia: obbligatorietà di svolgimento del tampone molecolare del tipo Pcr-Rt da farei entro 3 giorni dalla partenza. Non è accettato il test antigenico e comunque anche chi ha avuto tutte le dosi previste di vaccino deve sottoporsi a test, dagli 11 anni di età in poi. Inoltre va compilata sempre e comunque, per chi va in Francia, l’autocertificazione.

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Cosa avviene in Grecia e Spagna

Grecia: non è prevista alcuna quarantena obbligatoria per chi arriva, ma ci sono dei test casuali ai quali sottoporsi per chi ha un certificato di vaccinazione, con la stessa avvenuta con i ritrovati Moderna, Pfizer, Astrazeneca, Johnson & Johnson, Novavax, Sinovac Biotech, Gamaleya (Sputnik), Cansino Biologics e Sinopharm.

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Va bene anche il test Pcr molecolare negativo ma solo se effettuato entro 72 ore prima dell’ingresso in Grecia. Sono esclusi i bambini di età inferiore ai 5 anni. Si pure per il certificato di guarigione avvenuta negli ultimi 9 mesi e che sia rilasciato da un’autorità pubblica o da un laboratorio riconosciuti.

Ed ancora, un certificato di test molecolare PCR positivo da eseguire almeno due mesi prima dell’arrivo e che non si prolunghi per più dei 9 mesi precedenti.

Spagna: non è prevista quarantena se si esibiscono Pcr o rapido o tampone negativo, svolti al massimo 3 giorni prima dell’approdo da quelle parti. Sono esclusi i bambini di 6 anni e vale il certificato sia in digitale che in cartaceo, esclusivamente nelle lingue spagnolo, inglese, tedesco o francese. O comunque con una traduzione in lingua spagnola svolta da un soggetto riconosciuto. Inoltre dal 1° luglio è obbligatoria la compilazione di un modulo di controllo sanitario.

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Fino al 31 luglio ci sarà lo stato di emergenza

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Vige in Italia lo stato di emergenza fino al prossimo 31 luglio. Il rientro nei nostri confini da uno Stato membro della Unione Europea, dalla Svizzera, dalla Gran Bretagna, dall’Irlanda del Nord, da Andorra, dal Principato di Monaco oppure da Israele è obbligatoria la compilazione del formulario digitale di localizzazione (digital passenger locator form).

Questo “in caso di soggiorno o transito nei 14 giorni precedenti e c’è l’obbligo di presentare un documento che attesti l’esito negativo di un tampone molecolare o antigenico effettuato nelle 48 ore prima dell’arrivo in Italia”.

Se la certificazione di qualsiasi test o di un Covid Pass non sarà disponibile, scatterà l’isolamento fiduciario sotto sorveglianza sanitaria per i successivi 10 giorni seguito dallo svolgimento di un tampone.

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