Lo sfortunato cantante Michele Merlo non c’è più ma anche sulle esequie c’è una coda polemica.
Dopo l’esposizione nella camera ardente di Bologna, oggi le spoglie dell’artista sono state traslate a Rosà, il suo paese natale, in provincia di Vicenza.
La scelta della famiglia è finalizzata a dare agli amici ed ai fan di Michele la possibilità di omaggiarlo con un ultimo saluto prima di procedere all’inumazione.
Proprio per questo il funerale dovrebbe svolgersi in un luogo adeguato, in termini di spazio, per dare a tutti la possibilità di intervenire. Ma qualcosa non sembra andar bene al parroco.
Domenico Merlo racconta: “Il parroco non è disponibile…”
A sentire Il Giornale di Vicenza, in queste ore è divampata una vera e propria polemica riguardo all’estremo saluto a Mike Bird, questo il nome d’arte scelto da Michele.
La famiglia aveva pensato di celebrare il funerale nello stadio comunale Toni Zen domani, venerdì 18 giugno. Lo stadio si presterebbe, unica struttura del territorio, ad essere utilizzato rispettando le normative covid in termini di sicurezza, distanziamento, ossigenazione e parcheggi.
Il padre del cantante, Domenico, avrebbe confessato al giornale che ci sarebbero però dei problemi con l’organizzazione della cerimonia
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Don Angelo, il parroco del nostro paese, non ha dato la disponibilità a celebrare le esequie allo stadio. Non capiamo il perché della scelta. Il parroco ritiene che non sia possibile celebrare l’intera funzione fuori da una chiesa e in un spazio come uno stadio
Secondo il Corriere del Veneto, invece, la motivazione andrebbe cercata nel fatto che Don Angelo vuole evitare il più possibile la spettacolarizzazione del momento religioso della cerimonia di saluto a Michele.
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Quale che sia il motivo, la famiglia Merlo si è già rivolta ad un altro parroco. Lo racconta ancora Domenico Merlo:
Ci siamo rivolti a Don Carlo, che ha accettato subito di accompagnare nostro figlio nel suo ultimo viaggio.