Ieri sono state diffuse le agghiaccianti immagini della tragedia Stresa-Mottarone avvenuta lo scorso 23 maggio in cui hanno perso la vita 14 persone.
Era una domenica di sole del 23 maggio 2021, una delle prime dopo la riapertura delle attività e dei servizi. Il crollo però della funivia che da Stresa conduce sino al Mottarone ha visto la morte di 14 persone, tra cui anche un bambino.
Le immagini agghiaccianti della cabina accasciata al suolo incastrata tra gli alberi ha fatto il giro del mondo, 14 famiglie spezzate in pochi istanti. Pochi giorni fa il gip del tribunale di Verbania, Elena Ceriotti, ha accolto la richiesta di incidente probatorio avanzata dall’avvocato del caposervizio dell’impianto, Gabriele Tadini.
Le indagini al momento sono ancora in corso ma sono tre i maggiori indiziati, Luigi Nerini, proprietario della società che gestisce la Ferrovie Mottarone srl, il direttore e il capo operativo del servizio.
Immagini senza precedenti: il video in esclusiva dello schianto
– ATTENZIONE! Le immagini che seguono potrebbero urtare la vostra sensibilità –
Il Tg 3 ieri in esclusiva ha condiviso le immagini di quei tragici istanti che hanno preceduto lo schianto che ha spezzato la vita di 14 persone ed il cuore del popolo italiano.
Dopo quasi un mese sono state diffusi i video delle telecamere posizionati all’interno della postazione di arrivo. Nel video le immagini sono concitate, si vede la cabina numero 3 avvicinarsi lentamente alla stazione di arrivo sul monte.
A bordo le 15 persone ignare di quanto sarebbe accaduto in soli 24 secondi, prima che la struttura si schiantasse al suolo.
Si vede per qualche istante un inserviente che attende l’arrivo della cabina per far scendere i passeggieri, poi il suo sguardo si alza verso la fune, capisce che qualcosa non sta funzionando come dovrebbe.
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Nel momento in cui le persone stanno per scendere infatti questa si impenna improvvisamente, nel video si vede che tutti vengano scaraventati al suolo.
La struttura inizia a correre all’indietro, la corda si impenna, la folle corsa termina con un salto nel vuoto e verso gli alberi. L’addetto chiama i soccorsi ma è già troppo tardi.