Diego Armando Maradona ha ricevuto un omaggio più che doveroso dalla sua Argentina, impegnata in questi giorni nella Coppa America in corso di svolgimento in Brasile.
Sono passati 35 anni dal 22 giugno 1986, un giorno che per l’Argentina è storico. Ed il motivo è da attribuire proprio al compianto Maradona.
In tale data D10S segnò “il gol del secolo” contro l’odiata Inghilterra. Si giocavano i Mondiali di Messico ’86 e le due nazioni intrattenevano rapporti ostili per via della guerra delle Falkland-Malvinas. Si tratta di uno sperduto arcipelago desolato situato al largo della Patagonia, in direzione del Polo Sud.
La cosa ebbe gravi conseguente diplomatiche tra i due Paesi. Ed il campo di calcio fu l’occasione per l’argentina di prendersi una clamorosa rivincita.
In quella stessa partita Maradona segnò il famoso “gol del secolo” e l’altrettanto celebre gol con “la mano di Dio”. Si giocò all’Azteca di Città del Messico e ad arbitrare il match fu Ali Bennaceur, oggi 77enne.
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Il fischietto tunisino ha parlato al quotidiano albiceleste “El Clarin”, ricordando cosa avvenne in campo. Il ruolo di questo direttore di gara è molto importante per un motivo che stiamo per rivelarvi”.
Il signor Bennaceur fa sapere di avere rivisto molte volte quella partita. Riguardo al gol di mano ricorda di avere chiesto aiuto all’assistente Bogdan Dochev prima di convalidare la rete.
E dopo la partita nacque un rapporto di amicizia con Diego, che l’arbitro di quell’Argentina-Inghilterra reputa da sempre come il più forte calciatore del mondo. Lui fa un paragone con gli attuali Messi e Cristiano Ronaldo.
Loro hanno un pregio in particolare, mentre Diego li aveva tutti
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Il loro ultimo incontro avvenne nel corso del 2015, quando la leggenda del Napoli fece visita al fischietto direttamente in Tunisia.
Diego portò con se due cimeli di valore inestimabile. Si tratta di due maglie dell’Argentina. Su una lui scrisse una dedica: “Ad Ali, mio eterno amico”. L’altra era proprio la maglia utilizzata in quello storico incontro.
Quest’ultima si troverebbe a casa del figlio del signor Ali Bennaceur. Ma qui sorge un grosso dubbio. Davvero è così? Perché per anni l’inglese Steve Hodge ha affermato di avere ricevuto negli spogliatoi da Maradona in persona quella stessa maglia.
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Hodge giocò in quel match e per anni ha tenuto in casa sua con la massima cura quell’oggetto speciale. Addirittura non lo ha fatto lavare. Poi anni dopo ha donato la maglietta al National Football Museum di Manchester.
Secondo le stime, la numero 10 dell’Argentina indossata da Diego quel 22 giugno 1986 varrebbe più di 2 milioni di euro. Ma resta da capire se sia quella autentica oppure no.