La bozza del rapporto IPCC sul riscaldamento globale è scioccante e preannuncia gravi catastrofi per l’umanità nei prossimi decenni.
Negli ultimi decenni sono evidenti i cambiamenti climatici che affliggono l’intero pianeta, da periodi di siccità estrema, a picchi di calore insopportabili, trombe d’aria improvvise e nevicate fuori stagione.
L’ultimo Accordo di Parigi siglato il 12 dicembre 2015 ha visto impegnati 195 Paesi nel decidere i termini comuni per ridurre le emissioni di gas serra ed il ricorso ai combustibili fossili verso un uso più massiccio alle fonti “green”.
L’accordo stabiliva di ridurre il riscaldamento per limitarlo a 1,5°C puntando a rafforzare la capacità dei singoli Stati nell’affrontare gli impatti dei cambiamenti e a sostenerli con azioni mirate.
Ciò però sta decollando in modo molto lento, tanto che le ultime previsioni lanciate nell’ultima bozza del “Rapporto del gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (IPCC)” dell’Organizzazione delle Nazioni Unite sono catastrofiche.
L’ONU lancia l’allarme: clima a rischio
La situazione non può permettere di slittare ancora una volta le misure di contenimento da parte dei singoli Paesi. A rischio l’umanità intera e la sua sopravvivenza.
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L’ultimo rapporto ONU è allarmante e non lascia intendere la possibilità di abbassare la guardia. Il documento parla di situazione irreversibile per milioni di persone e pericolo di gravi cambiamenti a livello globale.
Se si raggiungeranno i +2 gradi centigradi anziché +1,5, circa 420 milioni di persone in più sulla terra dovranno affrontare ondate di caldo estremo e fino a 80 milioni di persone in più nel mondo potrebbero essere minacciate dalla fame.
I toni sono accesi: “Senza tagli alle emissioni, oltre 85 milioni di persone potrebbero essere costrette a lasciare le loro case nell’Africa sub-sahariana a causa degli impatti indotti dal clima entro il 2050”.
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Il rapporto di 4000 pagine sarà pubblicato solo a febbraio 2022 e avrà principalmente la finalità di indirizzare le prossime scelte politiche con linee guida da osservare scrupolosamente se l’umanità vuole continuare a preservare la propria integrità.
Dal minor consumo di prodotti animali, all’uso di fonti rinnovabili fino ad una raccolta differenziata consapevole, piccoli passi che però possono aiutarci a sopravvivere.