Il celebre conduttore si è sfogato sulla recente dipartita di Raffaella e ha confessato un rimpianto che avrà per tutta la vita.
Tra i tantissimi messaggi di cordoglio ricevuti in queste ore sul web per ricordare Raffaella Carrà, non poteva mancare anche quello di un noto conduttore Rai, il volto per eccellenza della nostra televisione italiana sin dai suoi esordi.
Pippo Baudo ha rilasciato una breve intervista ad Adnkronos in cui ricorda l’amica scomparsa ieri per una malattia che l’ha spenta lentamente e che ha deciso di tacere al suo pubblico affezionato.
Le parole spese per lei raccontano il profondo legame che li univa, ma anche un rimpianto che Baudo porterà sempre con sé.
Il conduttore non ha usato i social per ricordare la Carrà, come invece hanno fatto molti colleghi dello spettacolo molto più giovani di lui. Si è affidato invece ai microfoni di Adnkronos, ecco le sue parole.
Sono immensamente scosso. Raffaella Carrà è stata un’artista eccezionale, un’autodidatta straordinaria, io la conosco dagli inizi della sua carriera. Io non sono riuscito mai a fare un programma con lei, era l’unico rimprovero che le facevo sempre, è il mio grandissimo rimpianto.
Un aspetto che Baudo porterà con sé a lungo, un rimpianto che non gli darà pace e che racconta dunque la profonda ammirazione che nutriva per l’amatissima showgirl che ha lasciato all’attivo moltissimi programmi di successo.
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“E poi, è una delle poche soubrette italiane, forse l’unica, che ha avuto successo nei paesi ispanici“, continua Baudo raccontando come anche in Spagna fin da giovanissima sia stata subito amata per il suo spirito romagnolo-latino.
(…) Ci voleva solo il suo talento per essere Raffaella Carrà. È stata l’ultima vera grande soubrette. Sono affranto.