Tragedia per un uomo cinquantenne morto in un centro medico del sud Italia. Sgomento tra i parenti, denunciato il personale
Una tragedia che si poteva evitare? E’ questo quanto si chiedono i familiari del paziente cinquantenne morto pochi giorni fa all’interno di un centro medico. L’uomo si trovava all’interno della struttura sanitaria quando ha avuto un malore ed è deceduto praticamente sul colpo.
I soccorsi sono stati naturalmente immediati, ma i medici non hanno potuto fare altro che constatare la morte del poveretto. La vittima non era un paziente, ma era lì per motivi di lavoro: stava infatti effettuando una consegna per la ditta presso la quale era impiegato quando si è sentito male.
I familiari sono stati subito avvertiti e sono giunti sul luogo della disgrazia in breve tempo, straziati dal dolore per la perdita del loro caro, che hanno però subito ritenuto sospetta.
L’accaduto è successo poco dopo le 8 di mattina del 6 luglio in un centro radiologico in Campania e ha visto coinvolto L.P., 55 anni, residente a Marano. Dai primi accertamenti dei soccorritori, pare che ha causare la morte dell’uomo possa essere stato un infarto fulminante.
Luogo della tragedia Pozzuoli e precisamente il centro radiologico Gemini a Monterusciello, paese di 30.000 abitanti della città metropolitana di Napoli.
La moglie della vittima, arrivata nella struttura sanitaria dopo aver ricevuto la terribile notizia, ha subito fatto presente i suoi dubbi. Da quanto ha riferito, l’uomo si sarebbe infatti sottoposto alla seconda dose di vaccino anti Covid solo due giorni prima e per la donna, sarebbe stata proprio quest’ultima a causarne la morte.
La signora ha quindi proceduto a presentare regolare denuncia alla locale caserma dei Carabinieri, per cercare chiarezza circa le cause del decesso del suo caro.
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Il magistrato ha deciso per il sequestro della salma, che sarà sottoposta a esame autoptico nei prossimi giorni presso il Policlinico del capoluogo partenopeo.