Ennesima tragedia sul lavoro: stavolta la vittima è un giovane operaio edile.
Un’atra vittima del lavoro quotidiano insanguina le cronache dei giornali italiani. Stavolta si tratta di un operaio edile, deceduto in un cantiere a Cisterna di Latina.
La disgrazia è accaduta questa mattina in via Bufalareccia, alle porte della periferia latinense. Non è ancora chiaro come si siano svolti i fatti, ecco perchè oltre al 118 sono accorsi anche gli agenti della Polizia locale del comando di Corso della Repubblica e l’Ispettorato del Lavoro.
Sul luogo sono giunti immediatamente i soccorritori, che hanno tentato di rianimare il giovane. Ma per il trentenne, originario del luogo, non c’era già più nulla da fare. I sanitari hanno solamente potuto constatare il decesso del giovane.
Una morte praticamente immediata, sopraggiunta per la gravità dell’incidente occorso. Un incidente la cui dinamica non è ancora chiara.
Di sicuro, questo non è il primo caso di morte sul lavoro nel corso del 2021. Anzi, si può dire che quest’anno sia iniziato in maniera decisamente tragica, e che le vittime siano state fin troppe.
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Si parla di 306 morti nei primi quattro mesi, una media di circa due morti al giorno. Dati scioccanti, presentati dall’INAIL, tra i quali oltre alla quantità spiccano le storie di tanti ragazzi e ragazze, uomini e donne coinvolti nella tragedia.
Non è stato certo dimenticato, per esempio, il caso di Luana D’Orazio, la giovane lavoratrice impiegata in un’azienda tessile di Prato letteralmente risucchiata da un telaio lo scorso 3 maggio.
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Il giovane operaio latinense va dunque ad allungare una già terribile sequela di “morti bianche”, di caduti per causa di lavoro.
Un prezzo decisamente troppo alto da pagare in un Paese che si dice civile ma che così civile non è, se non riesce a garantire un diritto così elementare come quello di tornare sani e salvi a casa dopo aver svolto il proprio dovere quotidiano.