Il giornalista Rai, al timone de La Vita in Diretta nel ciclone, Alberto Matano rilascia una dichiarazione che fa discutere
E’ uno dei giornalisti più noti e preparati della Rai, conduttore del contenitore del primo canale La Vita in Diretta, che guida in solitaria da quest’anno, con un grande riscontro di pubblico.
Calabrese, nato a Catanzaro il 9 settembre 1972, Alberto Matano ha alle spalle una lunga gavetta iniziata dopo la sua laurea in Giurisprudenza. Giornalista professionista dal 1999, nel 2007 Gianni Riotta lo vuole al TG1.
Per la rete conduce dal 2013 al 2019 l’edizione delle 20 del telegiornale, diventando un volto familiare per gli spettatori italiani. Nel 2019 gli viene proposta la co-conduzione del programma di informazione e intrattenimento in coppia con Lorella Cuccarini. Lui accetta.
Sono mesi difficili, vuoi per la pandemia appena iniziata che per i rapporti con la collega, spesso tesi. Alla fine della stagione ad essere riconfermato è solo lui e Lorella non la prende affatto bene, lanciandogli accuse di maschilismo prontamente rimandate al mittente dallo staff femminile della trasmissione.
Dalla stagione 2020/2021 ne diventa l’unico conduttore nonchè autore, dando al programma un’impronta più giornalistica e asciutta, che ottiene innumerevoli consensi in termini Auditel.
Matano, stimato per la sua professionalità è anche molto amato dal pubblico femminile, che lo ritiene un sex symbol. Lui non si sbilancia, notoriamente molto schivo e riservato sulla sua vita privata.
Del bel giornalista si sa solo che è molto innamorato ed è felicemente fidanzato, ma da tempo circolano le voci che l’uomo possa essere omosessuale. E questa è stata proprio la domanda che Ilaria Ravarino del Messaggero ha fatto a Fabio Canino, gay dichiarato.
L’attore e scrittore toscano ha preferito non rispondere, ma ha deciso di farlo proprio il diretto interessato che ha quindi chiarito la questione, chiaramente infastidito da questa intrusione della sua privacy.
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“Non amo categorie, etichette, e diffido da chi mette timbri sugli altri. Un individuo va valutato in base all’operato, non al privato” ha spiegato, aggiungendo infine: “Non sono gay, ma ho provato vergogna per quell’intervista”.