Il tragico volo è ricordato ancora oggi come uno dei più gravi. Centinaia di persone perirono tra le lamiere dell’aereo di linea
E’ un pomeriggio come tanti in aeroporto, e il volo che sta per partire si appresta ad effettuare una delle tratte più battute, utilizzate dai viaggiatori sia per motivi di lavoro che per piacere.
L’equipaggio sistema le ultime cose e controlla che tutti i passeggeri siano correttamente seduti al loro posto. Sono in tutto 258, tra donne, uomini e bambini.
Iniziano le fasi di decollo, le condizioni meteo non destano preoccupazioni e i piloti azionano i motori sul rettilineo. Hanno percorso 1800 metri quando dalla torre di controllo si accorcono che qualcosa non va.
” Guardate là, hanno perso un motore!” urlano i controllori di volo in preda al panico. In cabina di pilotaggio nel frattempo non si accorgono di nulla, non è possibile vedere le ali dell’aereo da lì. I passeggeri però lo notano e assistono impietriti all’accaduto.
il velivolo continua la sua corsa e si stacca da terra, gli addetti avvisano i piloti di quanto successo e intimano loro di fare ritorno. il motore volato via, però, controllava anche il sistema idraulico ed elettrico e ad essere danneggiati sono anche gli alettoni che sulle ali fanno da attrito con l’aria.
In cabina cercano di diminuire la velocità, passando da 306 a 283 km all’ora, ma in mancanza dei flap, ritiratisi, questa aumenta da 230 a 300 km. Nel frattempo l’ala sinistra entra in stallo, mentre quella destra continua a funzionare, causando così uno squilibrio fatale che porta il mezzo a schiantarsi contro un hangar nei dintorni dell’aeroporto.
Nell’impatto muoiono sul colpo tutti i 258 passeggeri, i 13 membri dell’equipaggio e anche 2 impiegati che si trovavano nel capannone al momento dello schianto.
Si tratta del secondo incidente aereo più grave per gli Stati Uniti dopo l’attacco alle Twin Towers dell’11 Settembre. Il volo è il tristemente noto American Airlines 191, partito alle 14.50 del 25 maggio 1979 dall’aeroporto di Chicago e diretto a Los Angeles.
All’epoca dopo i primi accertamenti venne scartata la pista dell’attentato terroristico e il 21 dicembre dello stesso anno si stabilì chi avesse la responsabilità della tremenda sciagura.
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Il colpevole venne trovato proprio nella stessa compagnia aerea: appena otto settimane prima il velivolo era stato sottoposto a manutenzione, per la sostituzione del propulsore, ma anzichè togliere il motore pezzo per pezzo, l’AA aveva imposto la rimozione in blocco. Procedura errata e ritenuta pericolosa. Si scoprì poi che sia la United che la Continental Airlines facevano lo stesso. All’American fu inflitta una multa di 500.000 dollari dell’epoca per la morte di 273 innocenti.