L’infanzia del numero 10 della nazionale italiana che ha trionfato agli europei.
Due giorni fa, l’11 Luglio 2021, la Nazionale italiana di calcio ha conquistato il titolo di Campioni d’Europa. Tanto l’entusiasmo dei tifosi scesi in piazza per i festeggiamenti del meritato trofeo, vinto ai calci di rigore contro l’Inghilterra.
Uno dei protagonisti di questo europeo è stato senza dubbio Lorenzo Insigne, al quale è stata fatta una promessa dal noto rapper Clementino. Ovvero un tatuaggio particolare in occasione della vittoria agli europei.
Ma l’infanzia del giovane talento partenopeo non è stata per nulla semplice, non tutti sanno che il suo grande successo calcistico e frutto del duro impegno e di tanti sacrifici.
Lorenzo Insigne, l’infanzia difficile del campione di Frattamaggiore
Quando il padre, Carmine perse il lavoro, Lorenzo e i suoi fratelli hanno dovuto aiutare economicamente la famiglia andando a lavorare al mercato, vendendo vestititi su un banco. Ciò non ha scoraggiato l’ambizioso ragazzo.
All’età di otto anni Insigne ha frequentato la sua prima scuola calcio dove grazie al duro impegno ha voluto dimostrare a chi non credesse in lui di cosa era capace. Infatti per via della statura molte squadre erano diffidenti a farlo giocare.
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Il primo a notare il ragazzo fu Giuseppe Santoro, responsabile del settore giovanile del Napoli. E a 18 anni arriva per Lorenzo l’esordio in prima squadra, al fianco di Lavezzi e Hamsik. Finalmente il sogno è realtà.
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Da quel momento in poi la carriera del campione decollerà sino ai grandi traguardi di oggi, accrescendo la sua fama a dimostrazione che i sogni non sono mai irraggiungibili, se ci credi veramente.
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Sul bel gruppo che abbiamo potuto ammirare durante l’europeo di calcio, Insigne ha recentemente dichiarato:
” Stiamo bene insieme sia in campo che fuori. Anche quando andiamo in trasferta con il treno scherziamo, cantiamo, ci prendiamo a schiaffi tra di noi. Si è creato questo grande gruppo. Per scendere in campo e fare grandi prestazioni e grandi vittorie ci vuole un gruppo così. Il mister è stato bravo a crearlo”.