La commozione del padre dopo 24 anni dalla scomparsa del figlio è toccante.
È la storia di Guo Gangtang, un cinquantunenne cinese che da 24 anni che ha vissuto il lutto della scomparsa del figlio non si è mai arreso. Guo e suo figlio vivevano nella provincia dello Shandong quando una donna, con la quale l’uomo aveva una relazione, aveva visto il piccolo giocare da solo e lo aveva preso con sé e portato nella provincia di Henan dove lo ha venduto per poche centinaio di euro.
In tutti questi anni Guo non ha mai perso le speranze. Ha girato in lungo e in largo percorrendo tutta la Cina alla ricerca del figlio perduto. Ha percorso oltre 500mila chilometri alla ricerca del più piccolo indizio che potesse condurlo al bambino, che all’epoca dell’accaduto aveva appena compiuto due anni.
Il suo amore incondizionato lo ha portato a spendere tutti i suoi risparmi per viaggiare in tutte le zone della Cina. Ha cambiato 10 motociclette e subito numerosi incidenti che gli hanno procurato anche lesioni permanenti. È stato anche derubato fino a quando, non avendo più soldi per vivere, si è trasferito sotto i ponti chiedendo l’elemosina.
Qualche anno fa, nel 2015, la storia di Gou ha ispirato la trama di un film che ha riscontrato molto successo in Cina dal titolo “Lost and love”. Nel frattempo il Global Times ha annunciato l’arresto dei rapitori e la prova del DNA del ragazzo che ha confermato essere il figlio di Gou.
Il momento del ritrovamento è stato immortalato dalla televisione locale e nazionale. Subito dopo Guo ha dichiarato: «Ora che mio figlio è stato ritrovato, d’ora in avanti ci saranno solo giorni felici», il ragazzo per fortuna sta bene e gode di ottima salute.
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Purtroppo negli ultimi anni il numero dei bambini rapiti e venduti per poche centinaia di euro in Cina è sempre più alto. Dal 2015 se ne contano 20mila scomparsi ogni anno che vengono venduti a famiglie cinesi e non attraverso le adozioni clandestine. Secondo le ricerche del ministero della Pubblica sicurezza da gennaio scorso sarebbero scomparsi già 2609 bambini, numeri che fanno rabbrividire.