La strage di via d’Amelio, che strappò la vita al magistrato Paolo Borsellino, arriva oggi al suo 29esimo anniversario.
Era il 19 luglio del 1992 quando in via Mariano D’Amelio a Palermo viene consumato un attentato che ha contato, oltre La strage di via d’Amelio, che strappò la vita al magistrato Paolo Borsellino, arriva oggi al suo 29esimo anniversario., alte 5 vittime, uomini appartenenti alla sua scorta. L’indirizzo in cui è avvenuto il tragico evento è quello della madre di Borsellino, che all’epoca dei fatti domiciliava all’altezza del civico 21 con la sorella del magistrato.
Dopo un pranzo consumato con la sua famiglia, Borsellino si reca a casa della madre, ad aspettarlo era parcheggiata una Fiat 126 rubata e riempita di esplosivo. Per l’esattezza il peso di polvere al uso interno era pari a 90 chilogrammi. Al suo arrivo l’auto viene fatta esplodere con un detonatore, l’urto violento ha distrutto decine di veicoli parcheggiati sulla stessa via.
Gli ultimi giorni di Paolo Borsellino
L’unico sopravvissuto all’attentato è Antonino Vitullo, l’agente che nel durante l’esplosione si era allontanato per parcheggiare uno dei veicoli della scorta. Fin da subito si è pensato a un attentato di stampo terroristico-mafioso, soprattutto perché è avvenuto a 57 giorni di distanza da un altro tragico evento in cui rimaste ucciso Giovanni Falcone, collega di Borsellino.
La strage di Capaci, dove perse la vita il magistrato Falcone è stata vissuta da Borsellino come un avvertimento. I 57 giorni che passarono tra una strage e l’altra furono fondamentali per Borsellino che cercò di lavorare il più possibile nonostante fosse a conoscenza del suo tragico destino.
Oggi, a distanza di 29 anni, si celebra l’anniversario della morte di uno dei più grandi magistrati impegnati nella lotta contro la mafia. Il suo operato è stato riconosciuto sia in Italia che a livello internazionale. Membro per diversi anni del pool antimafia che ha segnato la svolta nell’ambito delle indagini di reati di stampo mafioso. I magistrati lavoravano in concomitanza con lo scopo di combattere questo cancro sociale che continuava ad affliggere il meridione italiano.
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Come ogni anno, anche oggi verrà celebrata la giornata della memoria a Palermo. Alle 16.59, ora della strage, ci sarà il solito munito di silenzio per poi procedere con i racconti dei famigliari delle vittime di via d’Amelio.