Assessore leghista spara in piazza e uccide un uomo africano di 39 anni, chiesta la legittima difesa.
Voghera, L’assessore alla sicurezza Massimo Adriatici, sovrintendente di polizia sino al 2011 ieri notte, poco dopo le 22 ha esploso il colpo di pistola che ha ucciso Youns El Boussetaoui, 39 anni, marocchino.
L’assessore eletto nella giunta di centrodestra alla guida della sindaca Paola Garlaschelli, si trova ora agli arresti domiciliari.
Sulla sparatoria avvenuta in un bar di Piazza Meardi a Voghera, stanno indagando i Carabinieri coordinati dalla Procura di Pavia. L’ipotesi di reato circolata in queste ore è di eccesso colposo di legittima difesa.
Le prime dichiarazioni di Massimo Adriatici dopo l’arresto: “Mi ha spinto…”
L’assessore che è inoltre titolare di uno studio legale molto noto e da quanto risulta dal suo profilo Facebook docente di diritto penale e procedura penale presso la Scuola allievi agenti Polizia di Stato Alessandria, ha dichiarato:
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” Mi ha spinto ed è partito un colpo, era furioso per la mia chiamata alla Polizia”.
In una passata intervista del 2018 aveva apertamente dichiarato che l’uso delle armi è giustificato soltanto nel caso in cui non vi è nessuna soluzione alternativa, affermando:
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” L’uso di un’arma deve essere giustificato da un pericolo reale, per la persona che la usa, per le sue proprietà o quelle altrui. Ma questo non significa farsi giustizia da soli. Ovvero, la legittima difesa si configura se sparo per evitare che qualcuno spari a me, o non ci sono altri mezzi per metterlo in fuga ed evitare che rubi. Sparare deve essere l’extrema ratio, l’ultima possibilità da mettere in atto se non ne esistono altre”.
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La notizia è diventata immediatamente un caso politico, Matteo Salvini ha invocato la legittima difesa mentre dal Pd, con Ferrari è stato chiesto al carroccio di prendere le distanze dal gesto.
L’uomo era già noto alle forze dell’ordine per episodi di ubriachezza e violenze hanno dichiarato alcuni esponenti della Lega.