Una terribile disgrazia che ha riempito di un grande dolore la famiglia e i colleghi di un uomo che stava lavorando nel capoluogo lombardo.
Una vicenda drammatica che ha scioccato l’Università Statale di Milano e, ancora una volta, ci si chiede quanti altri casi simili dovranno verificarsi in situazioni lavorative come queste. Una situazione che non ha lasciato speranze all’operaio di Teramo.
Il 14 luglio, infatti, è accaduto un fatto decisamente spiacevole che ha provocato un grande dolore alla sua famiglia e ai suoi conoscenti. Enrico Pantoni, infatti, purtroppo non ce l’ha fatta dopo alcuni giorni difficili di agonia. L’uomo, portato immediatamente all’ospedale Policlinico Maggiore, ha lottato fino alla fine per evitare il decesso, ma i medici non sono stati in grado di salvarlo.
Il 65enne, residente a Torano Nuovo, quindi ha subito un grave infortunio mentre stava lavorando all’interno della biblioteca Crociera dell’edificio milanese. Pantoni era dipendente della Cam Impianti srl e quel giorno fatidico era alle prese con un lavoro al di sopra di un’impalcatura mobile.
L’addetto in questione, a un certo punto, deve essere scivolato, facendo un volo di un paio di metri che, secondo gli operatori sanitari, gli aveva causato una profonda frattura cranica. Così, in evidente stato di coma, sono stati avvertiti i soccorsi del 118 che lo hanno tempestivamente portato in una struttura ospedaliera della città meneghina.
Tuttavia, la lacerazione cerebrale, a quanto pare, non gli ha permesso di riprendere i sensi, ed è spirato dopo qualche giorno dall’incidente.
Lascia, quindi, un devastante vuoto alla moglie Giuliana, ai fratelli e ai suoi cari nipoti con i quale aveva un bellissimo legame. Al momento, i familiari stanno cercando di fare chiarezza sul fatto per capire effettivamente cosa può essere andato storto in quella giornata di lavoro apparentemente simile alle altre.
Per farlo, dunque, hanno chiesto consulenza allo Studio3A-Valore S.p.A che si occupa, per l’appunto, della tutela dei diritti dei cittadini, spalleggiato dall’avvocato Maria Laura Bastia. Inoltre, Mauro Clerici, Pubblico Ministero della Procura, ha aperto un fascicolo, ipotizzando un reato di omicidio colposo causato da Cam Impianti.
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Il magistrato preposto, dunque, ha anche deciso di effettuare l’autopsia per essere certi che il dipendente, prima della caduta, non abbia accusato un qualche genere di malore.