Un vero shock per i familiari e per i vicini che si sono uniti nel grande dolore inaspettato per una terribile vicenda.
Un drammatico incidente domestico è avvenuto in queste ultime, sconvolgendo il comune di Jesi. Purtroppo, però, non si è potuto fare niente per salvare l’uomo che è caduto dalla finestra. Un volo di due piani che è costato la vita al cinquantenne che si trovava, per la precisione, in via Pio La Torre, una traversa di via Paradiso.
L’accaduto è successo ieri circa a mezzogiorno in un’abitazione che, a quanto pare, appartiene ai genitori della vittima. Sembrerebbe quindi che stesse riparando un infisso di una finestra. Ma, a un certo punto, deve essere scivolato, precipitando per ben dieci metri.
Il colpo preso a causa della caduta è stato troppo forte per permettere ai soccorsi di aiutarlo in qualche modo. I cittadini sono scioccati da questa terribile vicenda che certamente nessuno si sarebbe aspettato.
Comunque sia, appena qualche vicino si è accorto di quel fatto sciagurato, è stata tempestivamente chiamata l’ambulanza. Ma anche la Croce verde e l’eliambulanza Icaro01 da Torrette che però non sono stati in grado di evitare il decesso. Anche i carabinieri sono intervenuti per cercare di capire esattamente la modalità del tragico evento.
Poco dopo il loro arrivo, quindi, gli operatori sanitari non hanno fatto altro che coprire con un telo il corpo senza vita dello sfortunato anconese. La compagna è stata subito avvisata, e nel capire cosa era successo, ha avuto un malore per lo shock.
Così, la tristezza e la commozione dei residenti sono veramente profonde e i conoscenti stanno cercando di stare vicino alla famiglia dell’uomo deceduto.
La salma, dunque, è stata rimossa dal luogo del misfatto ed è stata trasportata alla Casa del commiato di Bondoni nella quale oggi 27 luglio verrà anche allestita la camera ardente.
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Comunque sia, in questo caso, il magistrato ha deciso di non effettuare l’autopsia, dato che, almeno da quel che sembra, non è difficile intuire la causa di morte. Il decesso, infatti, è da imputare ai politraumi subiti durante la fatale caduta.
