Prosegue l’intricata vicenda sulla scomparsa di Denise Pipitone. A finire nell’occhio del ciclone un altro testimone che afferma di averla vista.
Non accenna a trovare una conclusione il caso di Denise Pipitone, la bambina sparita nel 2004 da Mazara Del Vallo. Negli ultimi mesi la vicenda è tornata alla ribalta della cronaca per nuove scoperte e testimonianze.
A finire nella bufera, ultimamente, l’ex pm Maria Angioni, che si era occupata della sparizione nelle prime fasi e che aveva dichiarato di essere certa che Denise fosse viva, sposata con una figlia e vivesse in un paese straniero.
Le sue affermazioni non avevano però trovato riscontro e il magistrato è stata rinviata a giudizio, indagata dalla Procura per falsa testimonianza a pubblico ministero. Una decisione che la donna aveva subito trovata ingiusta, nonostante non l’avesse colta di sorpresa.
Non era stata l’unica a parlare della piccola, nel corso dei mesi altri si sono fatti avanti giurando di averla vista nei posti più disparati, come una guardia giurata, sicuro di averla incrociata in compagnia di una donna di etnia rom a Milano.
Denise Pipitone, nuovi sviluppi sul destino della bambina
Ora arriva un nuovo tassello che si aggiunge allo sviluppo dell’inchiesta, che continua ad essere portata avanti dalla Procura di Marsala, che ha riaperto le indagini nei mesi scorsi in virtù di nuove prove.
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Nel mentre, la madre della bimba, Piera Maggio, continua la sua lotta alla ricerca della verità, e lancia appelli dai social nella speranza che qualcuno si faccia avanti e possa dare la svolta definitiva a questo vero e proprio giallo.
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E’ notizia recente che oltre a Maria Angioni, gli inquirenti hanno deciso di rinviare a giudizio anche la moglie della coppia che si disse sicura di aver visto Denise all’hotel Ruggero II di Mazara del Vallo, durarante un loro soggiorno di vacanza. Per lei l’accusa è di falsa testimonianza.