È stato fatto tutto il possibile per tentare di salvare il paladino che non ha abbandonato il suo compito nemmeno a causa delle fiamme.
In Sardegna, in questi giorni d’estate, come sappiamo, sono divampati gravi incendi di enormi dimensioni che hanno portato forti disagi tra la popolazione. Il Corpo forestale, quindi, per cercare di domare le fiamme, ha utilizzato sia le squadre a terra che mezzi aerei.
Un paio di giorni fa inoltre anche nel Comune di Villagrande si è dovuto affrontare un ennesimo rogo di elevate proporzioni. L’Unione Sarda ha definito triste il record ottenuto di recente. Ben ventimila ettari di terra infatti si sono trasformati in cenere.
Numerosi i danni che sono stati provocati da questa calamità naturale. Persone sfollate, alberi inceneriti, aziende che sono state costrette a chiudere hanno certamente segnato profondamente i luoghi che sono stati colpiti dal focolaio.
Un disastro incredibile, una macchia nera nei posti dove prima c’era una rigogliosa vegetazione come, per esempio, il Montiferru verde, considerato il vero polmone verde di Oristano e di gran parte della Regione. A tal proposito, Antonio Belloi, capo della Pc sarda aveva riposto la propria fiducia nell’operazione di ripristino ai vigili del fuoco e al Corpo forestale.
Tuttavia, a pagarla cara, non sono stati soltanto gli immobili e gli abitanti del luogo, ma di certo anche gli animali che vivono in quell’area. In particolar modo, proprio colui che aveva dimostrato un grande coraggio.
Angelo, il cane pastore che era diventato un po’ l’eroe della situazione, ha subito ferite in tante parti del corpo, specialmente sulle zampe e sul muso.
Lui era stato irremovibile, rimanendo come sempre dove faceva guardia alle pecore. In quel caso, però, le fiamme erano altissime e le ustioni che gli sono state inferte purtroppo non gli hanno dato speranza.
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Così, solo poche ore fa, La clinica Duemari che lo stavano accudendo, ha dato la cattiva notizia tramite i social. Prima avevano comunicato che il suo organismo stava cedendo, e poi, ha dichiarato che non ce l’ha fatta. “Non soffre più”, è il lapidario commento da parte dei veterinari che stavano cercando di aiutarlo. Su Facebook dunque sono state tantissime le reazioni e le risposte degli utenti che forse ancora credevano che l’animale avrebbe potuto riprendersi.