Malore fatale per il noto scrittore italiano che si trovava in casa ed è spirato mentre parlava con la compagna. Inutili i soccorsi.
Lutto nel mondo della letteratura, è scomparso ieri a 71 anni uno dei più importanti e amati scrittori del paese. Autore di numerose opere, nel corso della carriera ha vinto svariati riconoscimenti per il suo lavoro.
Al momento del malore, lo scrittore si trovava all’interno della sua abitazione, impegnato in una conversazione telefonica. Come testimoniato dalla moglie, i due stavano parlando come spesso facevano quando, improvvisamente, è calato il silenzio.
La signora si è subito allarmata, pensando al peggio, e ha chiamato immediatamente i soccorsi. Per l’artista, però, non c’era più nulla da fare, nonostante i paramedici abbiano tentato a lungo di rianimarlo.
Muore in casa lo scrittore “fasciocomunista”, stroncato da un infarto
L’autore di “Mammut” è morto ieri, poco dopo le 18, mentre si trovava nella sua casa di Latina. Era al telefono con la moglie quando è stato colpito da un infarto fulmineo.
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Il suo romanzo d’esordio risale al 1994, nel quale racconta i difficili trent’anni di vita operaia, ma quello che lo farà conoscere al grande pubblico è del 2003, “Il fasciocomunista. Vita scriteriata di Accio Benassi” dal quale sarà tratto la pellicola di grande successo Mio Fratello è Figlio Unico, premiata a Cannes nel 2007.
Nel 2010 arriva per lui il riconoscimento più alto per uno scrittore: vince il Premio Strega con la sua opera “Canale Mussolini”. l’ultimo libro pubblicato risale all’anno scorso, “La strada del mare” edito da Mondadori.
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Antonio Pennacchi, scomparso ieri improvvisamente, era nato a Latina il 29 gennaio 1950, fratello del giornalista Gianni, anch’egli scomparso prematuramente e di Laura, ex sottosegretaria al Tesoro durante il governo Prodi. In giovane età ha aderito al Msi, per poi venirne cacciato e avvicinarsi ai marxisti-leninisti di Servire il Popolo. Lascia la moglie Ivana e i due figli gianni e Marta.