Dichiarazioni pesanti su Fedez, Berti e Lauro. “Mille? Ridicolo”.
A parlare ai microfoni di Rolling Stone è stato uno degli artisti più apprezzati della musica italiana negli anni ’70, Umberto Tozzi. Il cantautore che decenni fa aveva sfornato brani indimenticabili ha espresso il suo completo dissenso per il nuovo trio formato da Fedez, Achille Lauro e Orietta Berti.
I tre cantanti, dopo tutto l’evento mediatico sollevato nell’ultima edizione del Festival di Sanremo, hanno deciso di unire le forze creando Mille. Il brano ha scalato tutte le classifiche diventando già per tre dischi di platino, conquistando numeri di streaming da capogiro.
Ma Umberto Tozzi non ci sta e ribatte: “La musica di oggi è ridicola. Cosa penso delle varie operazioni tipo Mille con Fedez, Achille Lauro e Orietta Berti o Toy Boy con Colapesce e Dimartino insieme a Ornella Vanoni? Ridicoli”. Radicato ancora al vecchio stile musicale che ha fatto la storia della musica italiana, Umberto Tozzi è più che amareggiato da questo cambio di rotta. Probabilmente parte della sua ira sta nel sostegno che queste iniziative hanno avuto da figure storiche come la Berti e la Vanoni che, come lui, appartengono a una generazione musicale differente.
Anche per la maggior parte degli italiani è stato inaspettato vedere queste due cantanti rinnovarsi fino ad arrivare a conquistare anche la fascia di pubblico più difficile di tutti, i teenager. Ma nonostante ciò è chiaro che il panorama musicale odierno non soddisfi i gusti di Umberto Tozzi, che nel frattempo continua nella sua intervista con altre affermazioni in merito all’argomento.
“Oggi la musica in tv non funziona, parliamoci chiaro, bisogna andare ad ascoltarla ai concerti. Sì, esiste Sanremo, ma come vedi non è più musica. È uno show televisivo, non c’entra niente la musica. Io direttore artistico? Mi boccerebbero subito. Io mi coinvolgo solo emozionalmente. E visto che secondo me la musica di oggi è ridicola non potrei e non saprei giudicarla”.
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Per Umberto Tozzi non c’è alcun verso che il presente musicale possa cambiare in meglio, di certo non è possibile pretendere una regressione di 50 anni. Ogni tempo ha la sua musica, questo sicuramente non sarà quello giusto per Umberto Tozzi, dovrà farsene una ragione.